Lo definirei unico e particolare nel suo genere. Non solo per la sua location in via Galvani a ridosso del Monte dei Cocci di Testaccio, ma principalmente per il suo aspetto, una casa dove sembri domini il caos ma dove invece tutto ha una sua artistica logica. Un suo stile, una sua chiara composizione tra vecchi listini appesi alle pareti, banchi da macellaio e arredi da farmacia, tavoli in legno (recuperati in un antico convento) e di maiolica, poltrone in pelle, camini, alti scaffali in metallo usati per impilare sedie o grandi piatti a scodella fuori misura che qui usano per servire i primi. Un affascinante melting pot in grado di creare un’atmosfera conviviale, serena e rilassata.
Una casa dove il soffitto può diventare un cielo di stelle quando si apre e le sue terrazze affascinati giardini dove fare dalla colazione alla cena tra ulivi e limoni, dove le stoviglie e gli arredi parlano di memoria come la sua cucina, quella della buona cucina tipica romana e della tradizione italiana.
In quelli che erano gli spazi che ospitavano la vendita di bestiame (siamo a pochi metri dall’ex mattatoio) il Ristorante Angelina è ricco di personalità come la sua poliedrica proprietaria, Anna Paola Lo Presti, che ha creato un luogo dove arte, accoglienza, ospitalità e ricette convivono riflettendo il grande amore che ha per loro e per ciò che fa.
Ricette semplici che portano in tavola una cucina fatta di carni pregiate cotte su brace di legna, di paste fatte in casa trafilate al bronzo, di pane e grissini home made, di pizza con 48 ore di lievitazione fatta con un mix di farine di altissima qualità e lievito madre, di fritti leggeri e cotture in forno a legna, di dolci casalinghi o gelati siciliani.
Tra gli antipasti si trova con sorpresa la meravigliosa semplicità di “pane&olio”, con pane fatto in casa e oli pregiati esclusivamente DOP a cui può essere aggiunto del Lardo di Colonnata della macelleria Spigaroli o delle olive. C’è anche la versione “pane&sugo” con il Sugo di Manzo. Accanto al Culatello di Zibello e al prosciutto toscano con l’osso troviamo la parmigiana in cocotte e le verdure di stagione pastellate, i supplì fatti in casa (classico, gricia e cacio&pepe), la bufala campana e la burrata.
I primi sono i classici della tradizione romana come la Amatriciana, la Cacio&pepe, la Carbonara, la Gricia e i rigatoni con la coda, tutti serviti abbondanti in immense scodelle. Ottime le carni che arrivano fumanti dalla brace come i cosciotti di pollo disossati, le Fiorentine, l’Angus Black Gold Aberdeen, l’agnello e le salsicce da accompagnare con le classiche verdure grigliate o ripassate, o le patate cotte a legna. Non manca la coratella o la trippa alla romana in questo menu che trasuda romanità.
Un lungo capitolo è dedicato alle bruschette, dalla burro e alici a quella con funghi, prezzemolo e prosciutto, e alle ottime pizze e focacce, molte e dai condimenti classici. Infine i dolci, tutti da scoprire e tutti da assaggiare con voluttuosa golosità.
Tirando le somme, personalità, semplicità e una cucina ancorata alla tradizione sono la carta vincente di questa bella e originale casa nel cuore di Roma.