Con una cucina senza effetti speciali ma ricca di semplicità e cura arriva sulla scena romana Pasticcio, 300 mq. di elegante bianco assoluto posizionato al quinto piano di un palazzo a Lungotevere Portuense dove una vetrata a semicerchio lunga 25 mt. regala un colpo d’occhio sulla città da mozzare il fiato. Il Tevere, Monte dei Cocci, l’Altare della Patria e, nei giorni di azzurro, anche i Castelli Romani, fanno da quinta alla sala di Pasticcio che con il suo colore neutro si tinge delle mille variazioni di luce romana modulata a secondo dell’ora, mentre tra mobili in style anni ’60 dei designer nord europei, su un pavimento bianco in teak di recupero, spicca la lucentezza del rame del tavolo sociale e degli 11 metri del banco bar dove la sera vanno in scena i miscelati, tra grandi classici e nuove interpretazioni del buon bere.
Senza interruzioni architettoniche si entra nel dehor esterno, strutturato per affrontare anche la stagione fredda, una risposta al negativo della sala interna con pavimento raw scuro, sedie originali anni ’60, tavoli sociali in formica ed eleganti floor lamps.
Pasticcio ospita 120 coperti per gli appassionati della pizza romana (quella bassa, stesa a mano realizzata con impasto a lunga fermentazione), della buona carne o del pesce alla griglia come il Pastrami, l’hot dog Km0, il Baccalà e i burger (da comporre a piacimento), dei primi piatti della cucina romana cucinati a puntino, dei fritti (ad esempio la crema fritta, la crocchetta di ricotta e limone, i filetti di baccalà con patate e molto altro), e dei tanti pasticci che qui sono divisi tra quelli di verdure, pesce e carne, il cui valore aggiunto sono i condimenti, vere eccellenze del territorio.
In un locale che si chiama Pasticcio, questo piatto autentico, familiare, che racconta la storia gastronomica di tanti luoghi italiani, ovviamente la fa da padrone declinandosi nei tanti sapori della nostra cucina e in quelli di altri paesi: Pasticcio di melanzane dalla Sicilia, Pasticcio di coda e Pasticcio di ragù di pollastra e rigaglie in omaggio a Roma, Pasticcio di coniglio alla cacciatora dal Lazio e Toscana, Pasticcio di sarde da Palermo, Pasticcio di baccalà e peperoni cruschi dalla Basilicata, con qualche sbirciatina a quelli dei cugini francesi come il Pasticcio ratatouille fino all’inglesissimo Cottage pie.
Anche la carta dei dolci non è esente da pasticci: troviamo il pasticciotto crema e frutti rossi, pasticciotto crema e cioccolato e pasticiotto ricotta e visciole.
In cucina c’è Matteo Chiappini (già Gusto, Rosso e CamilloB.), che come detto non ha per obiettivo quello di stupire con una cucina da effetti speciali, ma sicuramente quello di far arrivare ai clienti la sua passione per la cucina, attraverso piatti preparati con meticolosità con un occhio attento ai prodotti tipici romani quali trippa, coda, pajata, coratella, arzilla, vignarola, declinati su primi, secondi, pasticci e anche sulle pizze a seconda della disponibilità che il mercato offre (ricordiamoci che siamo a pochi metri dal Monte dei Cocci e dall’ex Mattatoio).
Arredato con eleganza e con una buona offerta culinaria tra cui spiccano i Pasticci, questo nuovo spazio si rivolge a un ampio pubblico abbracciando anche gli amanti della cucina green.
La cucina è pronta a ricevervi dall’aperitivo alla cena fino all’after dinner, per il brunch (il sabato e la domenica) e a breve anche per il pranzo settimanale con una novità in arrivo dalla prossima primavera: un roof al piano superiore con vista mozzafiato dallo sky garden… per toccare il cielo con un dito e non solo con il palato.
PASTICCIO
Roma – Lungotevere Portuense, 200
Tel. 06.5813605
Orari … per ora 18 – 03 (ven e sab 18 – 04)
Giorno di chiusura no
Accesso ai disabili si
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