This is Food, visto e assaggiato!

Pronti a ai posti, via!Puntuale all’apertura dei cancelli, mi presento alla seconda edizione di This is Food per assaggiare le offerte della nuova food culture metropolitana, di quel variegato e saporito mondo culinario che mi offre Roma tra locali e food truck. La location delle Officine Farneto come al solito non delude con il suo ampio spazio interno e, da questa edizione, anche esterno (il che si rivela presto una bella valvola di sfogo quando comincia la ressa). Tanto meno non delude quello che riesco a vedere e assaggiare! Prima tappa ArOmAticUs dove, questa sera, non solo ci si delizia il palato ma anche gli occhi con i loro fiori eduli nel gazpacho di pomodoro con succo di basilico e crescioni di pisello o con un delicato carpaccio di baccalà con insalata di pesce, crescioni di anice e mandorle.

Dopo la foto, per me ormai di rito a Luca e Francesca, mi guardo intorno e trovo l’Osteria Mavi di via Enrico Fermi, una factory metropolitana dove si può mangiare come in un’osteria di quartiere o con un menu creativo. Questa sera la pizza scrocchiarella con burrata, gelatina di bloody mary acciughe di Cantabrico va alla grande.

Osteria MAVIOsteria MAVI

Il rosso delle bottiglie di pomodoro di Bancovino mi attira come un’ape sulla marmellata. Il locale di Via Borsieri (viale Angelico) dove si può comprare, scoprire, mangiare e bere, ha sul banco un maritozzetto salato con salsiccia del Lazio e cicoria ripassata che ben rappresenta lo spirito del locale di una foodblogger esperta di cucina romanesca.

Altra tappa la Santeria, il locale stile anni‘20 di via del Pigneto a metà strada tra un tapas bar e un piccolobistrot, che per il pubblico affamato di This Is Food ha portato anche le sue famose scarpette, pitte arabe ripiene di ogni ben di dio…dalle polpette al sugo alla coda alla vaccinara alla parmigiana di melanzane.

Accanto trovo  una piacevole novità di questa edizione, la gluten free area dove la millefoglie di polenta croccante con baccalà mantecato e crema di ceci al rosmarino ha soddisfatto svariati palati insieme alle insalatine piccanti di papaya verde e gamberoni al vapore profumati al carcadè (i piatti sono stati curati dallo chef Deukuoo Ferretti Min). Ora ho fame!! Faccio una rapida visita da Zoc, la trattoria di via delle Zoccolette dove i prodotti a km0 si profumano di spezie di terre lontane e la parola d’ordine è miscelare cibo, arredi, atmosfere e percorsi gastronomici;

saluto ai ragazzi della Portineria di via Reggio Emilia, dove si esibisce il campione mondiale juniores 2013 di pasticceria Gianluca Forino e dove l’arredamento interno è tutto composto da porte con tanto di maniglie, serrature e targhe, e mentre mi dirigo dove ho deciso di mangiare, vengo incuriosita da uno d ei piatti più semplici, ma più insidiosi, della cucina romana, la pasta alla checca, quella che sta in bella mostra sul bancone di Ciao Checca, il localedi piazza di Firenze dove lo street food si fa espresso e con i prodotti dei presidi Slow Food. Me la offrono con un sorriso, assaggio e capisco! Farla è un’ arte, e questa è ottima! Come ottima è anche la purea di cicerchia di Serra dè Conti con cicoria al vapore, sale e olio. La semplicità è un’arte…e questi sono artisti!

Ciao checca Ciao checca

Come aperitivo mi può bastare…ora si pappa e Haus Garten è la meta! Il regno in trasferta dei Bagels a Roma , dei famosi panini con il buco, quelli di NY city bolliti e poi cotti al forno tanto per intenderci, mi prepara un salmon bagel con burro e foglia di lattuga che, unito ad una birra stillata dal bancone del Porto Fluviale, mi da la carica per affrontare il caos che ormai regna all’esterno.

Haus GartenHaus Garten

 

 

 

 

 

Fuori, tra musica e profumi, si aggira la maggior parte delle persone attratte dagli odori che escono dalle postazioni: da Supplizio i supplì fritti al momento vanno a ruba come la fettina panata con broccoletti alla vaniglia e peperoncino nella ciabatta di Roscioli; i quartini in vetro con i cocktail di Cantina Ripagrande allietano gli animi (primo su tutti non andare via a base d vodka sour allo zenzero e cardamono); i fritti al cartoccio, e non solo, del Fish Market ( l’unico con dei tavoli dove potersi sedere) emanano profumi irresistibili per gli amanti del pesce che adorano sceglierlo personalmente e farselo cuocere. Intanto l’apecar Romeo, che questa volta propone chips e bocconcini di baccalà fritto accanto ai suoi famosi hot dog con salse gourmet della stellata Cristina Bowerman, non sa più a chi dare i resti di fronte ad una notevole fila di affamati goduriosi.

Anche Quarto, il locale di due simpatici pugili in trasferta da via Crescenzio, non scherza…il popolo dei carnivori lo assale chiedendo a go go burger da 180 gr. di manzo scelto con english cheddar cheese, bacon croccante nostrano e salse, il tutto nel panino per hamburger di Gabriele Bonci! Peccato che qui non abbia portato la sua ultima creazione: Romano, 180 gr. di coscio di agnello con zucchine romanesche, menta e stracchino!

Prima di andare a nanna ubriaca di profumi e di folla (alle 10.30 è talmente tanta che devono bloccare per un po’ gli ingressi), mi incuriosiscono i gelati su stecco di vari gusti,ricoperti di cioccolato fuso e pralinati al momento, sulla divertente apecar di Fantastick, e realizzati con prodotti di alta qualità come il cacao di Venchi, i pistacchi dop “oro verde” di Bronte, le nocciole “gentile romana” di Manziana, i manghi “Kensington pride” di Capo d’Orlando….e molti altri ancora. Ma la vera novità che viaggia sulle sue tre ruote è lo Stickannolo, il primo cannolo siciliano su stecco con tenera ricotta di pecora dell’agro pontino…per ora non ce la faccio più…ma prima o poi sarà mio!!!

 

 

 

 

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