Celestina alla Camilluccia, Pizza e Cucina “familiare”

Semplice, buono e per tutti in un ambiente essenziale ma elegante. Così si potrebbe definire Celestina alla Camilluccia, al numero 113 di via Mario Fani, una pizzeria con cucina, aperta tutti i giorni, a pranzo e a cena, senza sfumature gourmet ma con una proposta semplice con ingredienti italiani legati alla stagionalità, tre tipi di impasto per pizze e, dalla cucina, i sapori che ruotano intorno alla tradizione più familiare in un menu per tutte le tasche.

Torna dunque Celestina ma con un format diverso da quello dello storico ristorante di Viale dei Parioli a Roma. Oggi il  marchio è stato recuperato da Dany Di Giuseppe e Gino Cuminale,  alla loro ottava esperienza nel panorama della ristorazione romana, due soci che non potevano far cadere nel dimenticatoio questà realtà nata nel 1926, quando questa zona di Roma era in pieno  sviluppo edilizio e gli operai che ci lavoravano si rifocillavano nella piccola osteria della signora Celestina con piatti romani a prezzi popolari, semplici, buoni e per tutti. Da quei tempi Celestina di strada ne ha fatta, prima in Viale dei Parioli trasformandosi da piccola osteria a ristorante della tradizione di  livello, fino ad oggi con un accurato restyling nel nuovo locale in equilibrio tra conservazione e innovazione.

Un progetto architettonico, curato dallo studio Doppio Tratto di Roma, sugli interni di un ristorante già esistente mixando elementi recuperati a nuovi interventi, dove il grande protagonista è il forno Scugnizzonapoletano con cupola in rame  e struttura a bocca aperta, e dove il lavoro a vista del pizzaiolo offre agli ospiti interessati un continuo  showcooking. Un ambiente essenziale ma elegante, sui toni del grigio delle pareti e il blu indaco e ocra delle comode sedute, 120 coperti illuminati da lampade disegnate ad hoc e realizzate artigianalmente per assicurare agli ospiti una luce calda e soffusa.

E’ un giardino di macchia mediterranea ad accogliere i clienti, tra cespugli fioriti, erbe aromatiche, alberi di limone, fragole, un ulivo centenario e profumi di spezie, un piccolo eden per chi vuole mangiare all’aperto. Attraversando un bow window, vero e proprio prolungamento del giardino, si ha la sensazione di attraversare una serra per entrare nel locale circondato da grandi vetrate cielo terra, messe ancora più in evidenza dal materico del cemento scelto per le pareti e del marmo lapislazzulo del pavimento recuperato dal vecchio progetto. Un unico grande ambiente che si snoda a U con una parte rialzata, e più riservata, dove trova posto un tavolo sociale da 14 posti, lungo 3 metri.

Il menu punta sulle pizze offrendo al cliente la possibilità di scegliere tra tre tipi di impasto: napoletano che rende  il cornicione alto e morbido, romano che rende la pizza bassa e croccante,  e il pizza pane in taglia small da 20 cm. che rende l’impasto alto, soffice, particolarmente idratato, perfetto per chi vuole  assaggiare più di una farcitura. Farine di qualità provenienti da mulini italiani, lievito madre e lunghi tempi di lievitazione, tutti oltre le 48 ore, oltre alla bravura del pizzaiolo fanno il resto.

Ci sono 5 tipi diversi di margherita: Classica, oppure la Gialla e Rossa con fior di latte, salsa di pomodoro giallo e rosso, dressing al basilico, o la Margherita del Piennolo con salsa di pomodoro del Piennolo del Vesuvio DOP bio, fior di latte e basilico. Quattro tipi di Marinara tra cui la Croccante con salsa di pomodoro, aglio e crumble di pane all’origano, o la Marinera con salsa pomodoro, aglio nero e origano. Interessanti gli omaggi alle ricette tradizionali del patrimonio gastronomico italiano con la Pizze Popolari , dove,tra le tante, troviamo la Vaccinara con sugo di coda alla vaccinara, sedano croccante e cioccolato extra fondente, la Norma con melanzane fritte, ricotta infornata e pomodorini, la Testaccina con lingua di vitella, fagioli borlotti, nervetti fritti e salsa verde, la Pollo e Peperoni con sovra coscia di pollo, peperoni arrostiti e salsa al pomodoro. Ogni mese poi una pizza dedicata alla stagione, in questa c’è la  fave e pecorino.

Le pizze sono pronte in 60 secondi, o poco più, grazie al forno con camera di cottura in mattoni refrattari artigianali e suolo in Biscotto di Sorrento, capace di garantire  una temperatura costante e una cottura tradizionale con calore uniforme in ogni punto.

Da qui escono anche Focacce, Panuozzi e Fruste alla Sorrentina, mentre, per quanti vorranno una gustosa alternativa alla pizza, dalla cucina arrivano fritti, bruschette e piatti d’ispirazione tutta italiana come la Tagliata di Pollo marinata, le Bombette pugliesi, le Polpette al sugo, i Moscardini alla Luciana, la Parmigiana di Melanzane, la Pagnottella con sfilacci di maiale in salsa piccante e verdure croccanti, la Cotoletta di vitello, l’Insalata di pollo. Con il pranzo del sabato e della domenica si celebra il relax e la condivisione con amici e parenti, e le proposte in carta si arricchiscono con piatti speciali come primi della tradizione, lasagne, arrosti, sapori della memoria familiare.

Anche la proposta beverage è per tutti e per tutte le tasche: le birre sono di Birra del Borgo e tra quelle alla spina c’è la Lisa – Lager, ReAle – American Pale Ale, Maledetta – Belgian Ale e My Antonia – Imperial Pilsner. In bottiglia una piccola selezione che guarda anche alle classiche weizen e lager tedesche. La carta dei vini, con circa 20 referenze tutte italiane, propone etichette più conosciute come Pallavicini e Federici, affiancate da alcuni produttori tutti da scoprire, come Domini Veneti, Nals Margreid, Ca’Maiol.

Qualche info:

Celestina alla Camilluccia

Via Mario Fani 113

Tel. 06. 3014342

www.celestinaallacamilluccia.it

 

Aperto tutti i giorni pranzo e cena

12.30 – 15.30 / 19.00 – 00.00

 

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