Nel cuore dello storico Borgo Pio, al piano terra di un palazzetto del ‘500 ha aperto i suoi portoni Passpartout, un bel locale in stille anni ’50 che si snoda con una struttura unica con spazi che permettono di viverlo in tutti i momenti della giornata.
Tradizione, brace, gastronomia, cocktail e “spezzafame”, sono i punti di forza di questo locale della famiglia Marchesani, tre generazioni di ristoratori capitanati dalla madre Venerina, (passando per i figli Domenico e Nicola per arrivare oggi ai nipoti), una famiglia presente da decenni in zona con le loro numerose attività di ristorazione e hospitality, che ha deciso di intraprendere questa nuova impegnativa avventura avvalendosi della consulenza della Laurenzi Consulting, società di specializzata nell’ideazione di nuovi format.
Varcato il portone il primo spazio si presenta con piccoli tavolini e un ampio bancone, un ingresso dove ruota l’offerta del locale, tra colazioni, aperitivi, cocktail e gastronomia con taglieri con selezioni DOL di formaggi e salumi, con piccole preparazioni. E’ anche lo spazio dei prodotti dalla Bottega, una selezione firmata Passpartout di conserve, liquori, marmellate, paste e molto altro, in vendita nel locale e in mostra su scaffali e nicchie.
Qui si possono gustare gli “spezzafame”, piccole portate con cui fare uno spuntino a metà mattina o un aperitivo: troviamo in lista il Tentacolo di polpo al Josper (uno speciale forno che riproduce l’effetto brace), il Salmone marinato con arancia, vaniglia e crème fraiche al dragoncello, il Maialino affumicato alla brace con scalogno caramellato o il Fritto di alici alla scapece, che possono essere accompagnati da un buon calice di vino o di bollicine, o da un cocktail come il Passetto, con Cognac, tè verde alla menta, succo di limone, confettura di mele renette ed essenza di cannella o dal Fumè, con Rey Whiskey, liquore al limone, sciroppo di pepe e chiodi di garofano, affumicatura di rosmarino.
Dopo un corridoio lungo e stretto, dove si può vedere parte della cucina a vista, si giunge a una prima saletta, che si protende in una seconda, poi in una terza e in una quarta tutte con soffitti in legno originali del ‘500 mantenuti dagli architetti Mauro Angeleri e Mauro Corsetti che hanno curato la ristrutturazione. Da qui si accede al giardino esterno, una tranquilla corte tra i palazzi di Borgo Pio accessibile anche nella brutta stagione, un vero lusso per il quartiere.
La cucina di Passpartout è legata alla tradizione e ha due i menu, uno più semplice per accompagnare la giornata, con burger che spaziano dal pulled pork al veggie, da quello di pollo a quello di manzo al bacon, uova e ricche insalate, e un menu per la sera con una selezione più ampia.
La tradizione vede le paste romane (carbonara, amatriciana e cacio e pepe) , i taglieri con prodotti laziali come i vini in carta. A questa si affianca la cucina alla brace, con piatti di carne e pesce cotti nel josper dove la materia prima è messa in risalto. Tra i vari piatti si possono trovare il galletto alla diavola con patate affumicate alla paprika, la classica tagliata di manzo con verdure e il trancio di salmone con insalatina, patate e salsa olandese. I dolci sono classici e semplici come il tiramisù e il cremoso di ricotta e visciole con crumble mandorlato, tanto per citarne alcuni.
Ma Passpartout ha anche un secondo portone accanto a quello di ingresso esterno che si apre su un lungo corridoio che porta, parallelamente al primo, a una piccola piazzetta, anche questo uno spazio esterno su cui converge l’intero stabile e da cui si accederà nei prossimi mesi alla parte dedicata all’albergo, 14 stanze e una terrazza con vista su San Pietro, Borgo Pio, e il Passetto, il complesso murario eretto da Leone IV per difendere San Pietro dai Saraceni e in caso di pericolo percorribile dal Papa per raggiungere la fortezza di Castel Sant’Angelo.
Qualche info:
Passpartout
Borgo Pio, 50 Roma
Tel. 0668134491
aperto tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, dalle 11.00 all’1.00.