Costrini Italian Flavor, spesa d’autore e cene regionali

Mai farsi ingannare dalle apparenze… Come ho scritto più volte questo è un po’ un mio credo. Lo porto avanti da sempre e ha permesso alla mia innata curiosità di scovare posticini inusuali dove mangiare, ma non meno interessanti di quelli canonici come i ristoranti. E’ il caso di Costrini Italian Flavor, che all’ apparenza è un bar caffetteria ma anche ottima gastronomia (scusate la rima), che la sera, alle volte, si trasforma in ristorante con 35 posti interni e altri 40 esterni durante la bella stagione.

Costrini Italian Flavor- bar caffetteria - gastronomia -ristorante- aperitivi- via Val Maggia zona Conca d’Oro- Roma

Ma andiamo per gradi: via Val Maggia zona Conca d’Oro a Roma…un locale d’angolo su una piazza tranquilla…Michele Costrini ( a destra nella foto) un trentenne abruzzese con tanta voglia di lavorare…l’idea di portare a Roma e trasformare una “dolceria” di prodotti tipici abruzzesi, che ancora ha a Pescasseroli, in qualche cosa di più accattivante e giovane che possa essere interessante anche per un  pubblico più ampio e più giovane. Trasforma così in poco tempo la “Dolceria dell’Orso” ( l’orso c’è ed è anche in bella mostra) nella Costrini Italian Flavor dove i flavor ci sono e sono molteplici.

I dolci tipici abruzzesi, anche su ordinazione, qui sono rinomati: 50 tipi di pasticceria secca e parrozzo in quadrupla versione per Natale (classica con mandorle e cioccolato fondente e noci e cioccolato bianco, castagne e cioccolato, pistacchio e cioccolato), oltre al “pan del tratturo” un dolce tipico della transumanza che preparavano le mogli di Pescasseroli  al ritorno dei loro mariti dal Tavoliere delle Puglie.

La gastronomia, aperta anche la domenica,  propone pasta all’uovo fatta da loro e piatti di ogni tipo che hanno il “sapore di casa” come il loro pane, sempre fresco e fatto da loro, o i cornetti e le torte che preparano per far colazione da loro ogni giorno.

Il banco della salumeria ospita al 70% prodotti di aziende abruzzesi come il salame aquilano di cinghiale selvatico, la mortadella di Campo Tosto, salamelle di montagna con finocchietto selvatico, ventricina abruzzese (sia teramana, la ferrazza, che vastese), salsicce di fegato. E poi salumi di Cinta Senese dal lardo al prosciutto fino ai guanciali (Re Norcino e Dispensa del Granduca) , oltre alla famosa porchetta di Vitaliano Barnabei.

Accanto troviamo i formaggi in ampia selezione e alta qualità (come del resto tutto quello che si trova qui): dal canestrato di Castel del Monte al pecorino di Farindola (l’ unico con il caglio di maiale) entrambi Presidio Slow Food), ottima anche la scelta di erborinati, gorgonzola al cucchiaio e toma blu alle erbe aromatiche, la ricotta salata a scorza nera di Gregorio di Scanno, cacio cavallo molisano di Agnone e formaggi della  Casearia Carpenedo come il delicato Monteo  un formaggio a pasta molle realizzato con latte vaccino d’alpeggio con 45 giorni di stagionatura (dove prevale la freschezza del latte e la dolcezza del burro), o il Don Carlo , premiato come miglior semi stagionato vaccino d’Italia dal sapore piacevolmente sapido e dal gusto intenso che in bocca diventa sempre più deciso, con note di piacevole piccante. Infine, una vera e propria delizia,  il Blu’61 (il mio preferito!),  un erborinato vaccino pluripremiato affinato nel passito e ricoperto di ranberries che in bocca invade il palato di note erborinate mai pungenti, piacevoli e in perfetto equilibrio con la dolcezza delle note vinose del passito di Raboso.

Sugli scaffali oli (Uomo di Ferro), paste (Carla Latini e Verrigni), marmellate, pelati e passate (Travaglini), birre e vini…. Lenticchie di Santo Stefano di Sessanio (presidio Slow Food),  zafferano purissimo in pistilli di Navelli, una vasta gamma di prodotti biologici tra cui farine di kamut , riso e ceci, l’albero delle spezie con 50 tipi di spezie diverse e un ottimo infuso ai frutti di bosco  fatto da loro. Insomma, qui si fa  una spesa d’autore… ma senza svenarsi!

E poi… quando cala la sera, qui si cambia, si chiude la vendita, si apparecchiano i tavolini e via che vai con gli aperitivi  o le cene settimanali a tema. Dalla cucina curata da Annino, il fratello di Michele,  cominciano ad uscire taglieri con i loro migliori salumi, formaggi e sfizi mentre il mercoledì si fa l’aperifish con fritti e marinati rigorosamente da pesce fresco accompagnato da musica swing suonata dal vivo ( è una vera e propria festa contagiosa anche per i passanti!).

Una volta alla settimana, il venerdì, la cosa si fa particolarmente interessante con le cene regionali, cene che vedranno in tavola i piatti tipici della Liguria, Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna (per ora) spaziando poi in tutta la penisola in seguito (io ho partecipato a quella Siciliana e gli do un bell’8 e mezzo per l’ottimo rapporto qualità/prezzo, per la pasta ripiene fatte in casa e per la caponata!)

 

Costrini Italian Flavor- bar caffetteria - gastronomia -ristorante- aperitivi- via Val Maggia zona Conca d’Oro- Roma

A queste si aggiungono le cene dei produttori, momenti in cui in cucina si creano menu basati solo sulle eccellenze di un’azienda, e qui si spigiona la fantasia della cucina che unita all’alta qualità della materie prime fanno faville! ).

Mi sembra di aver detto tutto … ora saranno le foto a parlare

 

 

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