E’ in Prati a Roma il punto di riferimento per chi vuole gustare il pescato fresco di grande qualità. In Via Emilio Faà di Bruno da Banchina 63, l’ambiente è gradevole e non pretenzioso, il servizio curato ed attento, il menu racchiude tutte le sfumature del mare. Si parte dal gran crudo con ostriche, carpacci, tartare, scampi, gamberi rosa e rossi, fino alle alici baciate, per arrivare agli spaghettoni ai tre pomodori con burrata, salsa al basilico e gamberi rossi crudi, senza tralasciare i grandi classici come gli spaghetti alle vongole, i soute’ di cozze e vongole, le grigliate e i fritti di pesce.









L’attenzione di Banchina 63 è rivolta ad una cucina di alto livello, grazie ai soci Angelo Zigrino e Luca Mancini, entrambi chef, che si sono uniti nel progetto a Giancarlo Giambarresi Presidente Confesercenti dei Panificatori di Roma, per realizzare un’ offerta curata nei minimi particolari dalle entreè ai dessert .
Banchina 63 si presenta, sin dall’ora di pranzo, con un delizioso ed elegante dehors circondato da piante in una parte meno caotica di Prati, ma vicino a uffici e punti di incontro come Piazza Mazzini. La sera accoglie i suoi clienti tra luci soffuse e atmosfera raccolta per un’aperitivo, la cena e il dopo cena, sia all’esterno che nella curata sala interna, con un menu di pesce che vede tra i grandi protagonisti il Gran Crudo Banchina 63 con ostriche, scampi, gamberi rosa, gamberi rossi, tartare di tonno e tartare di pescato. Immancabili, tra gli antipasti, il Carpaccio di Tonno servito con misticanza di stagione e maionese home made al pepe Szechuan, il Carpaccio di Gamberi Rossi invece viene servito con finger lime e petali di pane croccante, e le ostriche di 3 tipologie (Gillardeau, Pléiade Poget e Tarbouriech).



Tra gli antipasti non solo crudi da Banchina63: per chi ama il cotto ci sono delle favolose Alici Baciate ripiene di caprino su caponatina di verdure e dressing di peperoni arrostiti, oppure gli Scampi croccanti avvolti da pasta Kataifi con guacamole e mango. Per gli appassionati del classico lo chef propone Mantecato di Baccalà con crema di patate con cozze, vongole e pomodoro appassito, oppure Gambero Rosso di Mazara con zuppetta di pomodoro, burrata e olio alla vaniglia.




Tra i primi in menu troviamo gli Spaghettoni trafilati in bronzo (Benedetto Cavalieri) mantecati ai tre pomodori con gamberi rossi, burrata e salsa al basilico, i Paccheri al Tonno Pinna Gialla con pomodori secchi e pesto di melanzana, dei Tagliolini con rombo, olive taggiasche e pomodoro Datterino, oppure il “sempre richiesto” Risotto con crudo o cotto di scampi e lime. Infine, non possono mancare i “grandi classici del mare” da Banchina 63, ovvero il Soutè di Cozze e Vongole, le Linguine alle Vongole, gli Spaghettoni Burro e Alici serviti con granella croccante di taralli al peperoncino, e la proposta Banchina 63 per il Crostone con burro di Bretagna e alici del Cantabrico. Un menu chef a ben capire la sua dedizione al mare ma che non può però rinnegare la territorialità, siamo a Roma e non si può ignorare la tradizione, quindi in menù anche Amatriciana, Carbonara e Cacio e Pepe.







I secondi piatti spaziano su proposte classiche come il Gran Fritto di Calamari e Gamberi, la Grigliata mista, Il Pescato proposto al sale, al forno e alla griglia, il Filetto di rombo arrostito e servito con con cicoria, crudo di gambero rosso e purea di patate viola. Da Banchina 63, per chi non desidera un menu a tutto pesce, c’è il Prosciutto Crudo San Daniele tagliato al coltello accompagnato da una fragrante focaccia al rosmarino home made tenuta in caldo da un’apposito porta pane, la Tartare di Fassona con senape rustica, ravanelli e tartufo nero oppure una Tagliata Banchina 63, ovvero una tagliata di manzo che viene preparata al gusto del cliente e con ingredienti di stagione, per esempio con misticanza all’aceto balsamico, rucola e grana oppure con carciofi o funghi.


La carta dei dessert porta la firma di tre chef (Angelo Zigrino, Luca Mancini e Antonio Pianese) che hanno voluto unire la loro fantasia per dar vita a delle creazioni che arrivano sia al palato che al cuore, selezionando le migliori materie prime. In attesa della primavera si può scegliere tra un Tortino con cuore al cioccolato bianco, noci dolci e salate, crema leggera rum e castagne, una Tarte 63 con sablè alla vaniglia, crema cheese cake e frutta in osmosi, il Savarin bagnato al limoncello, crema al limone e mandorle sabbiate. Infine, per i palati decisi e strutturati c’è Gianduia che Passione, una bavarese alla nocciola e cioccolato fondente al 70%, cuore vivo al cacao speziato, e salsa al passion fruit, mentre per i più nostalgic non poteva mancare in carta il dolce italiano per eccellenza, il Tiramisù che qui viene rigorosamente preparato in modo tradizionale, ovvero con crema al mascarpone, savoiardi e caffè arabica 100%.
Qualche info:
Banchina 63
Via Emilio Faà di Bruno 63
Roma
06. 8778 0548
388. 9277037