Nuovo Pastificio San Lorenzo, osteria contemporanea e cocktail d’autore

Nuovi interpreti, nuova verve e un approccio fresco e contemporaneo per la riapertura del Pastificio San Lorenzo che torna sulla scena capitolina come osteria contemporanea sempre allo stesso indirizzo nel cuore dell’omonimo e storico quartiere romano.

Oggi il pian terreno della Fondazione Pastificio Cerere, importante centro culturale ospitato all’interno di un ex antica fabbrica che dal 1905 al 1960 ha fornito pasta e farina alla capitale, il nuovo Pastificio San Lorenzo propone un concept di respiro europeo dall’aspetto post industriale. Un’osteria contemporanea e un vero e proprio spaccio di piatti di pasta artigianale (ma non solo), dove una cucina di materia, semplice e diretta, ma tecnicamente evoluta, parla di casa con un linguaggio diverso, attraverso la mano del giovane chef Gianfranco Pecchioli, accanto ad un cocktail bar d’autore, affidato a un grande nome come Federico Tomasselli negli ultimi anni General Manager del Jerry Thomas.

Una dimensione semplice ma di qualità che mira a sdoganare quanto più possibile orari e abitudini con una formula divertente, conviviale e quasi familiare, con un menu dinamico per pranzo e cena da gustare in uno spazio sempre vivo, dall’aperitivo al dopo cena, uno spazio animato anche da piccoli concerti, mostre ed eventi .

Regola prima quando ci si siede ai tavoli del Pastificio San Lorenzo è il navigare con un menù fluido dove non esistono antipasti, primi e secondi, regola seguente è che ognuno è libero di scegliere in ordine sparso tra una serie di golose e intriganti proposte stagionali di carne, pesce e verdure, ordinabili in versione piccola o grande, senza schemi o convenzioni. Un menù dove alla voce Pastificio si celebra la tradizione italiana della pasta in tutte le sue forme, dai grandi classici della tradizione romana ai diversi formati di pasta fresca fatta rigorosamente in casa attingendo dall’infinito bagaglio di ricette regionali italiane da nord a sud, reinterpretate da Gianfranco Pecchioli in maniera personale ma senza snaturarle troppo.

Questo chef fresco di esperienze importanti sia in Italia che all’estero (Il San Lorenzo, Enigma dei fratelli Adrià, La Pergola con Heinz Beck e Il Pagliaccio con Anthony Genovese), propone uno stile creativo ma concreto legato alla tradizione nostrana con qualche rara intrusione internazionale.

Per iniziare, e condividere, al Pastificio San Lorenzo c’è una soffice e alta focaccia fatta in casa servita ancora calda con pomodori infornati alla pizzaiola o  crema di pistacchio salato e mortadella Santorella, un bel cartoccio di tenera trippa fritta alla romana servita con il sugo, delle alici fritte da pucciare nella maionese allo zenzero e del baccalà mantecato con chips di mais.

Da scegliere e gustare in ordine sparso tra le varie proposte troviamo dell’ottimo baccalà alla cacciatora con misticanza e croccanti olive soffiate, del tenero vitello con spuma tonnata e capperi fritti (una riuscita rivisitazione del vitel tonnè), le crocchette di bollito con salsa verde e zeste di limone, la tartare di pescato con pomodori marinati e crema di melanzane bruciate, l’ottimo rollè di galletto con crema di sedano rapa, peperone crusco  e erbe aromatiche, l’intrigante manzo affumicato con scarola alla napoletana, salsa di capperi e limone.

Nel menù la voce Pastificio si divide in due tra Pastasciutta e Pasta fresca. Nella prima spicca l’Amatriciana “Pop” ricca di pecorino e guanciale saporito e soffiato come i pop corn , i Fusilloni “pastificio” conditi con salsa di pomodori arrostiti e affumicati, ricotta salata salentina e basilico rosso, la Carbonara e gli spaghetti burro e alici che però in questo caso sono alla beccafico.

Nella sezione Pasta Fresca del Pastificio San Lorenzo il podio spetta ai ravioli di galletto arrosto con broccoli romaneschi e pelle croccante al rosmarino da assaporare ad ogni boccone di raviolo, seguiti dai tagliolini ajo e ojo con ceci croccanti. Non mancano i romani tonnarelli cacio e pepe e i più siciliani fusilloni al pesto con mandorle tostate e gamberi rossi di Mazara.

Infine i dolci, dove l’influenza internazionale si sente ma non guasta, anzi! Trale varie proposte troviamo l’ottima crostata con lemon curd e meringa italiana bruciata al cannello che rimane impressa sia per il suo sapore che per la sua ottima esecuzione (per farla breve è ottima!), e il gelato al caramello salato, con mango, sabblè al cacao e popcorn che può spiazzarci  un po’ ma poi ci rapisce e ci fa venir voglia di mangiarne ancora.  

Elemento centrale della bella sala circondata da salottini a giorno, e biglietto da visita del Pastificio visto che è la prima cosa che rapisce lo sguardo quando si entra, il lungo bancone bar sovrastato da una lunga lampada con il nome del locale inciso. Non un semplice bancone ma un luogo dove sedersi a scambiare due chiacchiere in ogni momento della giornata, mangiare o spizzicare  bevendo le interessanti proposte del talentuoso Federico Tomasselli, che per il Pastificio San Lorenzo ha realizzato il progetto di un bar suddiviso in due grandi interessanti proposte, l’invecchiamento in botte dei cocktail e una destinata ai Bloody Mary.

I cocktail in botte, che riposano in una botte “Aging in Barrels” per aggiungere profondità e definire una personalità più ricca al palato, possono essere serviti come cocktail o distillato liscio, mentre i Bloody Mary avranno come materia prima il sugo utilizzato nei piatti della cucina del Pastificio con aggiunta di salse ed altri prodotti speziati per arricchire la bevuta. Potrà essere bevuto sia come aperitivo che come bevanda after dinner, durante una cena o durante il sunday brunch del Pastificio San Lorenzo grazie alla sua varietà di sapori dal salato al piccante, dallo speziato al vegetale, sapori che in base al gusto del cliente si possono modificare rendendo la bevuta più appagante possibile, dissetante e rinfrescante.

Qualche info:

Pastificio San Lorenzo

via Tiburtina 196 Roma

06 504 2669

info@pastificiosanlorenzo.com

http://www.pastificiosanlorenzo.com

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