“Il Marchese. Osteria – Mercato – Liquori”. Il primo “Amaro bar” d’Europa dove mangiare, fare la spesa e la … scarpetta

I grandi piaceri nascono dal perfetto equilibrio dei contrasti….

Di giorno Carbonaro, la sera Marchese. E’ a Roma, in via Ripetta,  “Il Marchese.Osteria – Mercato – Liquori” , il primo “Amaro bar” d’Europa dove mangiare e fare la spesa, con 500 etichette in carta e la tradizione romana nel piatto.

Nel tridente capitolino troviamo un locale ispirato all’omonimo film di monicelliana memoria, Il Marchese del Grillo, che come lui si trasforma svelado la sua dualità. Un locale che di giorno fino a sera si fa “osteria” romana dell’800 come piaceva a Gasperino il carbonaro, ma interpretata con stile perché, in fondo, “quanno se scherza, bisogna èsse’ seri!”, e con il buio diventa Amaro bar, con l’eleganza che piaceva al Marchese. Due distinte anime interpretate da due distinti stili anche a livello scenografico.

Aperto 7 giorni su 7, dalle 11.30 del mattino fino all’1 di notte, il Marchese  è il luogo dove mangiare bene, bere di qualità, nobilitando anche l’ora dell’happy hour o dell’afterdinner.  Questa la creatura di Davide Solari e Lorenzo Renzi, amici fin dai banchi di scuola prima di diventare soci; insieme hanno dato forma alla loro idea di fare ristorazione nella città in cui sono cresciuti, con uno sguardo Oltreoceano sui futuri trend della miscelazione.

Ma partiamo dalla sua anima carbonara, l’Osteria, dove si potrà pranzare in un angolo del mercato con diverse formule per il lunch, tornare all’orario dell’aperitivo, cenare al tavolo, al banco in marmo o al tavolo sociale che prende vita sul calar del sole, mentre gli amanti della notte potranno sorseggiare un amaro cocktail mangiando delle tapas abbinate, ascoltando una deep ottocentesca in sottofondo studiata dal dj.

L’ala più verace, seppur contemporanea e ricercata di questo locale, il ritrovo preferito di Gasperino il carbonaro, in cui vivere la vita del mercato calpestando i sampietrini, come a Campo de’ Fiori. 110 coperti, di cui 10 al bancone vista cucina e 10 al bar, che non mettono in ombra il dehors su via di Ripetta, una delle strade più centrali di Roma, crocevia del triangolo d’oro fra piazza del Popolo, piazza Navona e il Pantheon.

Il mercato ospita l’Osteria, il ritrovo preferito di Gasperino il carbonaro, la cui materia prima è a “cm zero” perchè vede spesso il cuoco che esce dalla cucina a scegliere gli ingredienti al momento, gli stessi che si possono acquistare: sacchi di farina, caffè, pane, frutta e verdura, rigorosamente di stagione, insieme ai fiori e ai cocci esposti, oltre a molti  altri oggetti.

In cucina il giovane Daniele Roppo (della scuola di Arcangelo Dandini),  con precedenti esperienze a fianco di Marco Martini e di Stephan Betmon, per la pasticceria. All’Osteria propone una cucina autenticamente laziale che non conosce mezze porzioni, con specialità di carne che non escludono il mare e con secondi che vedono anche marinature a base di distillati e amari. La carbonara del Marchese è il piatto icona del menu, mentre dalla postazione della signora sfoglina, ogni giorno, è tirata a mano la pasta sotto gli occhi di tutti.

Tra le pizze farcite, focacce preparate al momento e ripiene di stracchino e mortazza, di prosciutto e fichi, piuttosto che di scarola, olive e alici. In Osteria non potevano mancare i fritti fatti in casa, con il trittico supplì, fiore di zucca alla romana, crocchetta di ceci al rosmarino e baccalà mantecato.

E poi Lei, la fedele compagna di tutti i buoni piatti, la compagna della nostra infanzia, il nostro vezzo da adulti: la scarpetta! Il Marchese la serve come  antipasto: la rosetta affonda nel sugo all’amatriciana, nel ragù o in quello della carbonara, i tre sughi simbolo della cucina romana.

Secondi piatti come pollo con i peperoni, filetto di vitella come saltimbocca, o il cuore di baccalà al vapore con crema di zucchine e menta sono ancora di romana memoria. Infine i dolci fatti in casa, come il maritozzo con ricotta mantecata, cioccolata e arancia candita o la cheesecake, preparata a freddo, con amaretto e composta di ciliegie.

E poi c’è l’Amaro bar, il tempio del Marchese, la sua pomposa dimora, tra lampadari che scendono da soffitti alti 5 metri, un camino che arreda il nobile salottino, con specchi alle pareti e velluto sulle sedute, stucchi e carta da parati che avvolgono l’ambiente,

Un salotto che ospita un format d’ispirazione americana ancora inedito per l’Europa, dove l’amaro smette di essere un semplice digestivo, diventando protagonista del drink. A fare questa alchimia è arrivato Matteo Zed, vero guru della miscelazione, chiamato direttamente dagli USA a curare e supervisionare il progetto, e fermamente deciso a lanciare questa nuova tendenza pronto a scommette che questa nuova moda farà scuola in Italia. Il suo curriculum è davvero eccezionale: diversi anni all’estero, esperienze internazionali a Tokyo e  New York, precedentemente  Bar Supervisor da Joe Bastianich a Del Posto di New York , Head Mixologist da Zuma (sempre a New York) e Beverage Specialist nel Giorgio Armani Restaurant in 5th Avenue a New York passando per il Black Tail dei ragazzi del Death Rabbit.  Direi che siamo noi che siamo pronti a scommettere che ce la farà!

Pensiamo anche che la maggior parte degli Amaro bar nel mondo ha 30/40 etichette, mentre  Il Marchese ne ha quasi 500, diventando così il primo al mondo ad avere un portfolio così ampio e di nicchia, una selezione focalizzata su brand italiani con qualche etichetta internazionale. E’ anche il primo Amaro Bar a proporre una drink list, tutta a base di amaro, e una lista di amari che, ogni mese, ruoterà intorno a 30 brand differenti.

Qui il menu è diviso in tre categorie tutte a base Amaro: Twist su Negroni E Americano Style Cocktails, Signature e Stagionali e infine unforgettable e Grandi Classici sempre a base Amaro, mentre ogni cocktail viene descritto nelle sue botaniche o tramite la leggenda che lo caratterizza. Tra i punti di forza dell’ Amaro Bar del Marchese l’opportunità  di assaggiare in verticale una selezione di amari vintage, dal 1950 al 1970, dal più morbido e armonioso a quello più spigoloso e amaro potendo scegliere tra più di 30 antiche bottiglie, molte etichette  delle quali rare e oramai sparite dal mercato.

Ebbene si… il Marchese è un vero padrone di casa d’altri tempi e sa trattare bene i suoi ospiti…

 

Qualche info:

Il Marchese. Osteria – Mercato – Liquori

Via di Ripetta 162

00186 – Roma

info@ilmarcheseroma.it

tel. 06 90218872

Aperto tutti i giorni dalle 11.30 all’1.00

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