I grandi numeri di FICO Eataly World, il parco delle filiere agroalimentari italiane

C’è grande attesa e curiosità per FICO Eataly World, il più grande parco agroalimentare al mondo che aprirà nell’ottobre 2017 a Bologna, 80.000 mq di biodiversità per fare esperienza con il cibo, per scoprirlo o riscoprirlo, per conoscerne i segreti, le tradizioni e le sue culture, per degustarlo e, perché no,  anche divertirsi con lui.

Nell’area dell’attuale CAAB (Centro Agroalimentare di Bologna), la  Fabbrica Italiana COntadina, con un piano di riassetto della struttura,  porterà l’eccellenza italiana dal campo alla forchetta attraverso i suoi 2 ettari di campi  e stalle all’aperto, una grande fattoria in cui campi dimostrativi e allevamenti didattici accoglieranno le principali varietà di cultivar italiane e di razze animali autoctone, a cui si aggiungeranno  6 ettari coperti  dove troveranno spazio 40 stabilimenti di trasformazione e produzione per vedere con i nostri occhi al lavoro i più grandi Maestri Artigiani del nostro paese mentre trasformano la materia prima in prodotti enogastronomici d’eccellenza; 40 aree di ristorazione spazieranno dai ristoranti tematici allo street food, un luogo dove poter degustare le principali ricette della cucina italiana tra tradizione e innovazione.

E poi, 9mila mq tra botteghe e mercati, non solo per acquistare, ma anche per degustare e sentire dalla viva voce del produttore la “nascita” e la “crescita” dei suoi prodotti, una serie di ampi spazi da percorrere su biciclette a tre ruote equipaggiate con cestini per la spesa, appositamente progettate dal costruttore Bianchi per fare bike-shopping.

FICO non ha dimenticato neanche una serie di spazi dedicati allo sport, ai bambini, alla cultura sul cibo con 6 aule didattiche, un teatro, un cinema e un centro congressi  modulabile da 50 a 1000 persone, mentre lo svago è assicurato da 6 grandi “giostre educative” per conoscere il fuoco, la terra, il mare, gli animali, il vino e scoprire il futuro divertendosi grazie alla realtà virtuale.

Questa sorta di grande Arca di Noè delle biodiversità, presentata lo scorso ottobre a Expo come una delle eredità dell’Esposizione universale di Milano, nasce da un’idea di Andrea Segrè, Presidente del CAAB, e di Oscar Farinetti, fondatore di Eataly, e mira non solo a coinvolgere scolaresche e turismo nazionale con grandi numeri (500.000 per ognuno),ma soprattutto a coinvolgere il turismo enogastronomico internazionale raggiungendo, grazie ad un recente accordo con ENIT (l’Agenzia Nazionale del Turismo), la presenza di 2.000.000 turisti stranieri l’anno.

Non ci resta che attendere il 4 ottobre (o forse un po’ di più?) per scoprire  e comprendere il cibo dal campo alla forchetta in questo immenso parco che ci porta nel mondo delle filiere agroalimentari italiane per vivere la terra, gli animali e le persone che rendono unico il cibo italiano.

Dimenticavo… un ultimo numero… saranno 44.000 i pannelli fotovoltaici installati per fornire energia pulita a FICO.

 

 

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