Brusco lo Strabuono, a Trastevere la cucina italiana sulle bruschette

Buono, buono, buono, anzi strabuono! A due passi da piazza Trilussa, in Vicolo del Cinque, ha da poco aperto le sue porte Brusco lo Strabuono il tempio romano della bruschetta croccante, appetitosa e di qualità. Non la solita bruschetta ma tante preparazioni invitanti, da mordere dall’aperitivo fino a tarda sera, magari passeggiando tra i vicoli di Trastevere portandola con se in comodi e divertenti packaging.

In questo accogliente e colorato locale dall’aria fumettistica e spiritosa (nata dall’unione di idee tra Repubblica Gastronomica con una dei soci, l’architetto Valeria Bortolan), è obbligatorio sporcarsi le mani e leccarsi le dita fin dal primo morso, cosa che viene subito naturale.

Da Brusco lo Strabuono la bruschetta è espressa. Si sceglie tra le 22 proposte salate e dolci, si ordina e il giovane cuoco Alessandro Bursi si mette all’opera tostando il pane casereccio al punto giusto (croccante fuori e fragrante dentro), e farcendole con le ricette più buone della tradizione italiana e usando materie prime fresche e di stagione.

Ed è così che all’ombra della Bruscocity (un divertente manifesto in cui gli ingredienti delle bruschette ne sono i protagonisti) si sfornano la “Fuori Norma” senza ricotta come è solito trovare nella Norma ma con doppia panna montata e melanzane alla Norma, “La Strabuona” fatta con mascarpone, pancetta e patate saltate in padella”, la “Bismark” con salsiccia e uovo al tegamino, la “Cacciatora” con pollo alla cacciatora disossato (la preferita del secondo socio, l’ingegnere aerospaziale Stefano Bugoni). E poi la “Campagnola” con cicoria, patate, salsiccia e provola, la “Stoccata” con baccalà in umido, olive patate e pinoli o la “Brutale” con nduja, peperoni e provola. Infine la “Carbonara” con uovo e pancetta, la “First Lady” con ciauscolo e stracchino, oppure la “Lasagna” per i più curiosi, la “Polpetta” che già dal nome fa intuire cosa c’è sopra, la “Saint Tropea” con taleggio, cipolle caramellate e pancetta ( a dir poco goduriosa). Ma non finiscono qui, ce ne sono altre tra cui, per i vegani, la “Ratatouille” con verdure alla julienne saltate, la “Cacio e pepe” con veri spaghetti (non inorridite! Non avete idea di quanto sia buona), la “Sciccheria” con pomodori confit e burrata (una delle mie preferite). Infine, per concludere in dolcezza, la bruschetta con “Crema e pinoli” o quella con l’immancabile Nutella.

Per alcuni tipi di bruschette è possibile optare tra la versione Buona e Strabuona che prevede l’aggiunta di un ingrediente che esalta ancora di più il sapore della bruschetta (per i palati più esigenti?).

I costi sono perfetti per poter fare più assaggi senza depredare il proprio portafoglio: tra 2.50 e 3.30 euro ( ma solo per la “Cacciatora”3.30) con una media dei 3 euro a bruschetta (e sono grosse e ben farcite!), oltre a varie offerte per l’aperitivo o per consistenti assaggi.

Infine, per quanto riguarda il lato beverage, ottime birre in bottiglia  le accompagnano esaltandone i sapori.

Un’ ultima considerazione: diamogli atto, ci hanno visto lungo Valeria, Alessandro e Stefano mettendo su una fetta di pane la buona cucina italiana!

Qualche info:

Brusco

Vicolo del Cinque 22/a

Aperto dalla domenica al mercoledì dalle 18.30 alle 02.00 mentre dal giovedì al sabato dalle 19.00 alle 02.00. Aperto anche a pranzo dal lunedì al venerdì dalle 12.00 alle 15.30, e sabato e domenica dalle 12.00 alle 02.00. Non potete andare da loro? Vengono loro da voi: è attiva la consegna a domicilio in tutta Roma tramite Deliveroo.

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