Al Pigneto apre Dalodi, pizza e gelato per un’uscita low cost

Non c’è nulla di più nazionalpopolare di pizza e gelato sotto al sole del nostro Bel Paese.

Trovarli entrambi di qualità, e fondamentalmente in un unico posto, è ora possibile da Dalodi, il nuovo locale appena aperto nel cuore del Pigneto dall’inarrestabile gruppo imprenditoriale Innocenti, che con questo progetto, infila il quarto asso e fa poker nel quartiere. Nel raggio di pochi metri, in un quartiere sempre in fermento, prosegue il percorso iniziato con gli altri locali, ormai famosi e super gettonati, quali sono, Necci, di Pasoliniana memoria, proprio li accanto, l’antistante Premiata Panineria Pigneto e, girato l’angolo, Spirito, a cui si aggiunge in zona Colosseo l’Oppio Caffè.

Aperto 7 giorni su 7, questo spazio dove si celebrano la genialità e la semplicità dei due cibi più italici, ha un aspetto moderno senza apparente divisione degli ambienti, snodandosi in un percorso fluido, su due livelli, dove ci si può fermare a godere delle varie offerte nei vari angoli o negli spazi esterni. Ampie vetrate per accedere dalla strada alla gelateria artigianale bio dove si trova il laboratorio a vista, con le lavorazioni del gelato, degli yogurt e della cioccolata calda, e il lungo banco color latte realizzato in legno e marmo, dove brillano 20 carapine custodi di sana bontà. Infatti, la realizzazione del gelato è stata affidata al maestro gelatiere Enrico Mosca a cui è stato chiesto un prodotto tutto artigianale e naturale, senza grassi idrogenati, senza aromi di sintesi e coloranti, prodotto con latte di fattoria di alta qualità e frutta fresca in base all’offerta della stagione, nocciola IGP tonda delle Langhe e pistacchio di Bronte. Dalla sua maestria sono usciti circa 20 gusti, tra cui 4 ottime creme adatte a vegani e intolleranti, prive di latte che è stato sostituito con olio di oliva extra vergine della Sabina (olio che si usa in tutte le altre preparazioni del locale).

Tra i gusti troviamo Fior di Panna, Stracciatella, Brandy all’arancia, Cheesecake, Crema Romana, Zabaione della Nonna, Nocciola trilobata del Piemonte (vegano) Pistacchio di Bronte (veg), Cioccolato alla cannella, Cioccolato fondente, Zenzero, Fragola, Limone di Amalfi, Mandarino, Banana, Vaniglia Madagascar (veg), Cioccolato nero (veg), da gustare in  dodici tipi di coppe gelato, coni o coppette ai quali  si aggiunge lo yogurt di fattoria in coppa con frutta fresca o gelato (a 4/6€).

Il percorso procede all’interno con un piccolo banco di formaggi e salumi, rivolto anche alla mescita, dedicato agli aperitivi e alle degustazioni di salumi e formaggi di eccellenza laziale, dal prosciutto di Bassiano a un ottimo culatello di Montefiascone, fino all’immancabile Porchetta di Marino, accompagnati da birre anche in caraffa, bollicine e vini rigorosamente laziali. Immancabile, ad accompagnare tutto ciò, dell’ottima pizza bianca roman style appena uscita dall’antistante forno a legna girevole.

Non un forno qualsiasi, ma la Ferrari dei forni, uno spettacolare Forno Marana (a Roma ce ne sono solo due), dove cuociono i circa 25 i tipi di pizza presenti in carta, oltre a calzoni, focacce e crostini,  tutto realizzato dal pizzaiolo Alessandro Pignoloni. Anche qui vengono  rispettate le rotazioni legate alla stagionalità dei prodotti e si usano solo materie prime scelte d’eccellenza come le farine del Molino Iaquone (di Vicalvi – FR), la Mozzarella di Bufala Rivabianca (Battipaglia), Fior di latte del caseificio Lo Conte (Puglia), Passata e Pelati I Contadini (Puglia).

Come si sa nella pizza l’impasto è fondamentale, e tale magica alchimia è stata affidata a Innocenzo Febbi, un’ autorità in materia: 48 ore il tempo medio di lievitazione (fino a 110 ore), senza alcuna aggiunta di lievito di birra, né di zuccheri né di latte, l’uso dei grassi eliminato totalmente, ad eccezione di una ridottissima dose di olio extra vergine di oliva, solo uso di farine ad altissimo contenuto proteico e di levito madre per creare un impasto  leggero e altamente digeribile per una pizza bassa dal cornicione croccante come piace nella capitale.

In menu cinque le bianche condite (6/7 €), accanto alle cinque bianche speciali (7/9 €) dove i condimenti diventano più sfiziosi e particolari (come la Brancaleone con salsiccia, patate, funghi chiodini e caciocavallo o la Castruccio con broccoletti, unduja di Vibo Valentia e fior di latte), sette rosse classiche (4,50/9 €) e sei rosse speciali ((8/10 €) tra cui un omaggio al Dalodi con una buona pizza condita con pomodoro pelato strappato, bufala di Battipaglia, Parmigiano e provolone dolce. Solo tre le vegane (8/9 €), che deludono un po’ in fantasia, e poi crostini, focacce e calzoni sempre dal forno da dove esce anche il pane home made per accompagnare i piatti semplici e genuini che escono dalla cucina, principalmente rivolta alla tradizione, dove ai fornelli c’è lo chef Riziero Venditti, e alla griglia Pignoloni. C’è anche un menù bimbi con pizza o burger con patate fritte e bevanda a dieci euro.

Per quanto riguarda i vini ci sono quelli della casa imbottigliati per Dalodi, un bianco Cacchione D.O.P. delle Cantine Bacco (Nettuno, Roma) e un rosso Cesanese del Piglio D.O.C. G. dell’Azienda Federici (Zagarolo, Roma), e molti altri ma tutti esclusivamente laziali, comprese le bollicine. A questi si affiancano le birre classiche, come la Nastro Azzurro e la Peroni Gran Riserva anche in caraffe da 1,5 litri, e delle buone birre artigianali italiane.Inoltre, come ormai usa anche a Roma, qui il sabato e la domenica dalle 12,30 alle 16,00 c’è la possibilità di fare il Brunch deliziandosi con sformati, maxi insalate, selezioni di affettati e salumi, piatti dalla cucina e pizze e focacce appena sfornate.

Come detto prima il locale non ha separazioni al suo interno, lascia così gli ospiti liberi di godere per intero l’attività del locale, liberi di sedersi scegliendo tra l’imponente tavolo sociale o i piccoli tavolini in stile bistrò circondati dalle belle vetrate a scomparsa che danno sul giardino della pizzeria creando un unicum con l’esterno, oppure nel giardino della gelateria su basse poltrone color verde mostarda, o sulla grande terrazza/tetto, a cui si accede attraverso una imponente scala a chiocciola in ferro illuminata da led, che ospita altri tavoli, dedicati alla pizzeria, lungo un chiostro che circonda un’aiuola di limoni, con vista sul cuore del Pigneto.

Il progetto, sicuramente insolito per una zona del genere, non disturba nel contesto grazie alla sua “trasparenza” data da ampie superfici vetrate che circondano il locale che con 160 coperti non da assolutamente l’idea di essere freddo o dispersivo, anche se non ha visto la mano di nessun architetto per la sua realizzazione ma solo quella  della famiglia Innocenti e dell’interior design Agathe Jaubourg (come per gli altri locali del gruppo).

Al  Dalodi, quello che i proprietari si erano prefissi per questa loro nuova creatura, nata su un terreno abbandonato dopo i bombardamenti dell’ultima guerra, si è velocemente realizzato: i due alimenti che rappresentano la massima espressione del concetto “alchemico” della cucina italiana, con la trasformazione di materie prime elementari, come acqua, farina e latte, in oro per il palato, si sono trasformati in qualche cosa di  buono, veloce, gustoso e perfetto per un’ uscita low cost con gli amici in uno dei punti caldi della movida capitolina.

Qualche informazione utile:

Take Away Pizza e Gelato

Aperitivo in giardino e terrazza

Schermo tv per partite di calcio

Accesso disabili, anche alla terrazza sul tetto, con ascensore

Free Wi-Fi

 

DALODI

Roma – Via Fanfulla da Lodi 72a

Tel 06 69353023

www.dalodi.cominfo@dalodi.com

Giorni ed orari di apertura: Lun-Sab 18:30-00:00

Domenica  brunch 12-30-16:00  –  Sera: 18:30-00:00

La gelateria è aperta tutti i giorni dalle ore 12:00

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