Portare l’idea della sua cucina atipica da Montecchio a Roma a due passi da Via Veneto non sembra impresa facile ai più, ma ad un oste dotato di creatività e coraggio con l’argento vivo in corpo come Luciano Bracciantini il salto è sembrato facile.
La sua CucinAtipica Osteria Creativa nata tra Orvieto e Terni, arriva in via Lucania 37 a luglio scorso lanciando la sfida di far apprezzare nella capitale i sapori e i profumi tipici della campagna umbra con un’interpretazione raffinata, sposandoli ad un’atmosfera elegante ma non formale di un locale moderno, chiaro, quasi minimal chic ma con un ambiente scaldato dalla simpatia dell’oste, da un bel forno a legna dove si cuoce il pane o le lasagne, da musica d’atmosfera e da oggetti e mobili di famiglia che raccontano una storia (il tutto è stato voluto e realizzato da Bracciantini senza l’aiuto di architetti di grido ma solo con i consigli di alcuni artigiani di Città di Castello).
Tutto per lui, che nella vita faceva e fa il costruttore, è nato dal grande amore per il buon cibo e i vini di qualità, tanto da fargli fare delle scelte ben precise per raccontare la storia, le idee e la filosofia della sua CucinaAtipica fatta di semplicità e qualità con un pizzico di Mediterraneo. Il concetto base è stato quello di passare dal km 0 a tempo 0, una scelta vincente che vede il pane sfornato ogni giorno dal forno a legna del ristorante, con l’utilizzo di farine macinate 2 volte alla settimana nel piccolo mulino di proprietà, mentre la pasta all’uovo, pure la ripiena, viene tirata al mattarello qui tutti i giorni.
Per la sua cucina (oramai è Luciano il cuoco/autodidatta dopo aver provato una serie di chef che non lo soddisfacevano), acquistare le eccellenze nel territorio di produzione per ottenere la massima qualità, privilegiando le coltivazioni biologiche e biodinamiche è sembrata una scelta talmente ovvia che è diventato proprietario di un’ azienda dove produce olio (4000 piante), farina (6 ettari a grano Umbro), formaggi, verdure e si raccolgono ortaggi di campo.
Umbri anche prosciutti, salumi e salsicce sono (il tipo di lavorazione adottato dai norcini conferisce un sapore, una sapidità e una consistenza unici), mentre la carne (qui cotta magnificamente sulla brace e servita con del sale nero di Cipro al carbone) proviene da allevamenti altamente qualificati del tipo Wgyu, carne pregiata italiana allevata e massaggiata come la Kobe selezionata dalla Lem.
Anche sugli animali da cortile e sul pesce c’è stata una ferrea scelta: nel primo caso quelli che si consumano da CucinAtipica sono allevati a terra da aziende agricole (ovviamente umbre) che utilizzano sistemi tradizionali dove vengono lasciati liberi di razzolare nell’aia, come una volta, mentre il pesce è fornito direttamente dall’Ente Pesca di Mazzara del Vallo, tramite spedizioni aeree.
Un capitolo scenografico è dedicato ai dolci fatti in casa ed alcuni serviti direttamente dall’oste con uno scenografico assemblaggio che avviene direttamente in tavola come per il Tiramisù e la Zuppa Inglese (i savoiardi e la crema al mascarpone sifonata per il tiramisù sono preparati giornalmente dallo chef come la crema, la cioccolata e i biscotti per la zuppa inglese).
Il forno è l’anima del locale dove Luciano prepara il pane, inforna le lasagnette con fiordilatte e ragù umbro, le patate e le cipolle cotte sotto la cenere, la parmigianina scomposta con melanzane fritte in tempura, mentre accanto, sulla griglia cuoce dell’ottima carne o prepara le bruschette da condire con il suo olio e sale.
La cucina è li accanto, a vista ma non troppo, sempre in ordine e brillante, dove entra un pizzico di fantasia per accompagnare piatti semplici come un tris di tartare di Wagyu-Lem battutta al coltello (morbida e saporita) con riccioli di sedano, mirtilli e arancia, o la tradizione con la faraona in salmì alla maniera umbra servita con crostini di pane (ottima, dal sapore equilibrato, tenera). Le verdure di campo ripassate con aglio, olio e peperoncino fresco accompagnano i piatti.
Da CucinAtipica si beve bene e la scelta è ampia con una cantina di circa 120 etichette accuratamente selezionate, che spaziano dai produttori più grandi agli autoctoni meno conosciuti privilegiando quelle italiane ma senza dimenticare qualche “chicca” estera importate da Francia, Germania e Israele.
Dimenticavo…. Gregorio, il simpatico pennuto (un pappagallo) che dall’alto del suo trespolo, in un angolo del locale, segue educatamente tutte le mosse del suo oste preferito… cucina atipica per un locale atipico, diverso, travolgente di qualità.
Alcune informazioni su CucinAtipica Osteria Creativa:
Via Lucania 37- Roma
+390642014259
Orari di apertura:
lunedì-sabato 12.00-15.00, 19.00-23.00