Arriva Camillo B. caffè-cucina-pizza, cibi-bicificio con ping pong

Relax! Basta correre sempre…rilassiamoci almeno a tavola. Come citava qualcuno “il tempo non puoi possederlo ma puoi usarlo”, e io aggiungerei…usarlo per riprenderti il tuo tempo …almeno quando mangi…rilassati!

Questo il filo conduttore che disegna la filosofia di Camillo B., il nuovo locale su piazza Cavour a Roma, che nei suoi 300 mq esprime con le sue proposte e il suo concept la volontà di farci ritrovare i giusti ritmi, per farci vivere con estrema rilassatezza dalla colazione del mattino fino al cocktail dopocena, passando per pranzo, cena, merenda o brunch nel weekend (dalle 12 alle 16), fino ai servizi take away e delivery.

Camillo B._Roma_Piazza Cavour_ristoranteCamillo B._Roma_Piazza Cavour_ristorante

Camillo B._Roma_Piazza Cavour_ristoranteNei locali che ospitavano Frizzo, troviamo il cibo inteso come momento di pausa, di socialità e conversazione dove la cucina è capitanata da due giovani, ma affermati, nomi del settore, lo chef Tommaso Coco (esperienze alla La Rosetta, Borgobufra Resort, Gusto Osteria, Exedra Boscolo) e il suo secondo Matteo Chiappini, mentre il forno a legna è in mano ai pizzaioli della scuola napoletana.

In questo Caffè-cucina-pizza aperto dalle 7 del mattino all’una di notte, Coco dedica grande attenzione alle cotture, alla stagionalità dei prodotti, ai piatti detox (con insalate, succhi e centrifughe), a chi soffre di allergie e intolleranze e soprattutto ai piatti del territorio come si può vedere dal Fiore di zucca croccante con ricotta ed alici, lo Sformato di zucchine con caprino al limone, valeriana e ravanelli con olio alla menta romana, i Tagliolini burro e acciughe di Sciacca, gli Gnocchi di patate hand made alla sorrentina (dal forno a legna), le Polpette al sugo, la Spalla di abbacchio romano IGP, rosmarino, timo, miele, aglio e pepe nero.
Attenzione anche alla romanità con La Carbonara (mezzamanica Mancini mantecata con Pecorino Romano DOP, pepe di Sarawak, uova bio, Guanciale croccante) e Il Cacio e Pepe, dove l’articolo sottolinea la necessità di preparare il piatto secondo la “semplice e buona” ricetta, senza fretta e con amore.

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E poi i fritti (dai filetti di baccalà in pastella alla birra al fritto Camillo B.con chips patate viola, Chips di patate, fiori ripieni, verdurine pastellate, salvia croccante e panelle), la tartare di carne piemontese battuta a coltello con rosso d’uovo di quaglia, insalatine di campo e germogli, il carpaccio di gamberi con i migliori gamberi rossi siciliani con vinaigrette di agrumi, o il cheese burger fatto con manzo battuto al coltello, provola fondente, pomodoro, iceberg e il veg burger con quinoa, patate, carote, ceci, prezzemolo, tofu piastrato, germogli e salsa al curry…tanto per citare altri piatti!

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Dallo scenografico forno al legna posto in fondo al locale, i pizzaioli sfornano una pizza di qualità, realizzata con lievito madre, come la Napoletana doc, con un impasto classico a base di farine di grano a lenta macinazione ricche di germe e fibra con una lievitazione naturale lunga 48 ore che genera una pizza elastica, profumata e dal cornicione croccante (avendola assaggiata confermo sia la qualità che la bontà!)

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Ma non c’è solo lei, ci sono anche le bianche (interessante la Burrata con scarola, acciughe del Cantabrico, olive di Gaeta, capperi di Salina), le rosse, le focacce, le pizze fritte come le zeppole di pasta cresciuta con sugo di pomodoro, caciocavallo podolico, basilico, i calzoni e le pizze integrali con impasto a base di una miscela di farine di grano a lenta macinazione ricche di germe e fibra, farro, Kamut e cereali, croccanti e aromatiche (vale la pena prenderne una per dividersela in attesa di quello che si è ordinato, assaggerete qualche cosa di speciale che vi potrà colpire per il profumo di… buono).

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All’ingresso del locale un lungo banco bar con zona salotto, ci ricorda che qui si può godere a qualunque ora del cibo: i cornetti e i dolci preparati nel laboratorio del locale ci fanno aprire con dolcezza la giornata, mentre una lista di oltre 50 cocktail tra long drinks, frozen, classici, old school e zero alcool ci accompagna all’ora dell’aperitivo o dopo cena (fatevi preparare un “Cocktail della Principessa” con Saint Germain un liquore francese a base di fiore di sambuco, wodka, estratto di melograno, lime, zucchero liquido e Franciacorta…io l’ho trovato femminile ed equilibrato).
E poi smoothies, milkshake, estratti,centrifughe,caffetteria, toast, tramezzini, pizze romane,cornetti salati…insomma, tutto quello che un fornito bar può offrire!

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Camillo B._Roma_Piazza Cavour_ristorante

A sottolineare il concetto di relax che vuole proporre il locale, un arredamento che segue questo leit motiv: trova spazio al centro della sala principale un bellissimo tavolo da ping-pong di design, quello che ospita il buffet del pranzo, ma il pomeriggio è a disposizione di quanti vorranno fermare il tempo e sfidare un amico; un calcio balilla di alto modernariato spunta tra i tavoli della sala riservata ai bambini, con il quale, senza disturbare i clienti, si può lanciare la pallina e regalarsi una pausa; i giochi (in collaborazione con Il Pesciolino Rosso di Roma) in bella mostra sugli scaffali di una delle quattro sale principali, offrono un ulteriore momento di svago.

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Ma l’invito al relax non finisce qui e CamilloB, ammiccando alla vicina pista ciclabile, colloca su una balaustra sopra al bancone bar un oggetto iconico del beau vivre, la bicicletta con scintillanti due ruote e irresistibili accessori, messi a disposizione dalla ciclo officina Dinamo di Roma, trasformando il locale in un cibi-bicificio.

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Camillo B._Roma_Piazza Cavour_ristoranteMolto interessante anche lo stile architettonico di CamilloB. con richiami ad una struttura dal sapore industriale, ammorbidita da interior di design dei primi del ‘900, come le lampade Fontana Arte alternate a quelle anni ’60 (qui gli introvabili Omini Michelin luminosi che sfrecciavano sulle strade in cima ai camion), il divano arancio di Konstantin Grcic, le poltrone di Osvaldo Borsani e i tavoli Art Decò, connotano la zona salotto.

Alle pareti i poster di Collection de l’Art Brut Lausanne con quelli del realismo, mentre quelli più colorati della rivoluzione culturale russa trovano spazio in una lunga fila sotto al bancone bar che sopra ospita piccole statue in ceramica di Mao,ciotole soviet anni ’30 e una Torre Effeil azzurra (il che può sembrare insolito o melanconicamente retrò, ma vi assicuro che in questo caso non da assolutamente questo effetto. Non lo trovo pesante ma originale mixato alla parte ludica del locale).

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Ben divisi i 300 mq in cui trovano spazio, in sale riservate, anche colazioni di lavoro e cene che hanno bisogno di un ambiente più tranquillo, mentre L’Office Bar ospita tutti quelli che hanno la necessità di lavorare con il proprio computer, usufruendo del wi fi gratuitamente, o di organizzare piccole riunioni o, semplicemente, leggere un libro, bevendo una tisana o uno dei tanti estratti detox all’insegna del massimo relax.

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