Colore come eco di gesti rabbiosi o calligrafici, colore come collante ultimo della spazialità antiprospettica del disegno, colore come materia, colore come cartoon, colore come memoria o come affermazione di nuove identità.
Un gallerista di Arte Tribale può anche chiudere il suo spazio espositivo “Gondwana” in Via Giulia nel lontano 2002, smettere di viaggiare alla ricerca di artisti e opere tra del sub continente che unisce il Sud America alle coste occidentali dell’Africa e quelle orientali con il Sud Est Asiatico e l’Oceania, ma non potrà mai smettere di vedere il mondo con gli occhi dell’arte.
Walter Musco nella sua nuova vita fa il pasticcere (affermato), e ha il dono di far rivivere nelle sue creazioni, mai banali, forme e colori che non possono non ricordare architetture e correnti artistiche di varie epoche. Già, mai banale… questo è un aggettivo che pare non si conosca in Largo Benedetto Bompiani 8 a Roma dove ogni realizzazione della Pasticceria Bompiani è studiata come un progetto, una scultura , un quadro, curata nei minimi dettagli per la perfetta realizzazione di un’idea, dove anche delle semplici uova di cioccolata possono diventare il supporto visivo per una serie di omaggi all’arte.
Come sempre c’è un progetto anche dietro quest’ ultima idea di Walter Musco: portare l’arte fuori dai musei per condividerla, assaporarla, mangiarla, sognarla e idealizzarla. Questo è il concetto alla base di “Le consistenze del Colore”, cinquanta Uova pasquali realizzate interamente in cioccolato, per un tributo/omaggio ad alcuni degli artisti più rappresentativi della scena contemporanea che hanno esaltato il valore totale del colore, poiché “anche attraverso delle uova di cioccolato dipinte ci si possa riappropriare della pratica estetica”,come dice Walter.
A realizzarle, oltre a lui (promotore della mostra da ormai quattro anni), i pasticceri Federico Cari e Joanna Irena Milewska, che hanno trovato le loro consistenze del colore nell’arte contemporanea, in artisti geograficamente e culturalmente molto lontani, estremamente eterogenei nello stile, ma tutti accomunati da un principio cardine, il valore totale del colore esaltato in chiazze, velature infinite, sottilissime inframissioni di esili corpi cromatici, affioramenti, efflorescenze, segni, figure, retrocessioni, impasti e giochi pop.
Quest’anno, le loro Uova di Pasqua d’autore, nascono dall’attenta visione di opere di artisti come Afro Basaldella (elegante pittore di grazia), Mark Rothko, Emilio Vedova, Jeff Koons, Anselm Kiefer e Gerhard Richter (due superstar dell’attuale mercato dell’arte), Robert Rauschemberg, Emily Kame Kngwarreye (aborigena della comunità Utopia dell’Australia centrale), Turkey Tolson Tjupurrula, Antoni Tapies, Hans Hartung, Georges Mathieu, Achille Perilli, Anish Kapoor, Gilbert & George, Robert Mapplethorpe, Takashi Murakami, Enrico Baj, Franz Kline, Piero Dorazio, Cy Twombly ed altri ancora. Esponenti dell’informale, dell’espressionismo astratto, dell’arte aborigena australiana, del pop, dello spazialismo… tutti accomunati da raffinati, arditi, giocosi e materici cromatismi.
Visitando “Le consistenze del colore” si potrà ammirare (mi sembra la parola giusta) ed acquistare le uova, totalmente commestibili, dal 20 marzo al 6 aprile presso i locali della pasticceria in Largo Benedetto Bompiani, 8 a Roma e, per la prima volta, a Milano dal 24 al 6 aprile, in Piazza Duomo a Milano, al settimo piano della Rinascente. In questo caso è l’uovo di Pasqua ad essere la sorpresa!
«Gaio, brillante, dipinto, fastoso,
Vivido, violento e vistoso,
Livido, sgargiante, abbagliante, ardente,
Chiassoso, marziale, orgoglioso, stridente,
Armonico, cupo, pastoso, fosco,
Pastello, sobrio, morto e spento
Costante, colorito, cromatico,
Semicolorato e prismatico,
Caleidoscopico, variegato,
Tatuato, tinteggiato, illuminato
Imbrattato e velato, bagnato e tinto
Colore acuto, colore indistinto»
Chroma (Derek Jarman)
Tutto molto bello e elegante complimenti..