Quando i sogni non rimangono nel cassetto si chiamano Coromandel

10327302_305851519569739_964411351_n[1]Una donna decisa, un profumo di Chanel da cui prende il nome, una saracinesca abbassata in pieno centro storico con su scritto “cedesi attività”, una testa piena di sogni, un anno e mezzo per raccogliere pezzi vintage e idee per la ristrutturazione e a giugno 2012 aprire le porte del suo salotto. Questo è l’inizio di Coromandel, il locale di Katia Minniti a due passi da Piazza Navona in via Monte Giordano 61, dove “accoglienza” è la prima parola che ti viene in mente, quando varchi la porta dove lei ti accoglie personalmente, e “viaggio” la seconda, quando ti fa accomodare e cominci a guardarti intorno.

Qui nulla è banale, tutto ha personalità come la padrona di casa: dagli oggetti di terre lontane che ti circondano, al tavolo al quale sei seduto dove la tovaglia è una distesa di tarocchi, dalle posate d’argento alle stoviglie inglesi scompagnate d’epoca, ai bicchieri in cristallo alle porcellane dei aervizi da tè e caffè di fine secolo, dalle stoffe esotiche alle stampe alle pareti che raccontano di luoghi magici.

Anche la cucina stupisce, non banale apre la mattina per le colazioni e prosegue con facilità fino alla sera con le proposte interessanti di Ornella De Felice e Edoardo Fortunato. Rigorosamente rinnovato di stagione in stagione, il menu offre dalle 8,30 profumi e golosità della ricca colazione internazionale (dove i lieviti e i dolci sono tutti home made e le uova in tutte le loro “forme e trasformazioni” sono indimenticabili), un brunch durante la bella stagione variegato e sfizioso, una carta per il pranzo e la cena dove spiccano dei primi interessanti ( spaghettone selezione “Benedetto Cavalieri” con friggitelli, alici del Cantabrico e peperone crusco; raviolo baccalà , fave e chorizo; risotto al ragù di quaglia, gastrique ai frutti di bosco….e una stratosferica carbonara per chi non vuole provare novità). Anche i vegetariani possono trovare piatti interessanti da Coromandel: oltre al seitan con insalata di quinoa e germogli, navigare tra le voci della carta potrebbe far scoprire loro sfiziose alternative. Infine, interessante la sera il menu degustazione di 5 portate a 40 euro per un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Come detto l’accoglienza è unica da Coromandel , ci si può fermare a leggere un giornale o un libro senza essere disturbati, anche per un aperitivo o un tè, senza fretta, coccolati dai sorrisi di Madhja, Ambra e Cecilia che si muovono discretamente in quello che, più che un ristorante, amo definire un salotto dove la padrona di casa congeda i suoi ospiti alle 24.00.

Mangiare da Coromandel ha il suo fascino, è fare un viaggio in un tempo lontano, tra elefanti, tamburi, arredi d’epoca e una maga che ti legge i tarocchi durante il lungo viaggio in nave prima di arrivare nella lontana India…

 

 

 

 

 

 

 

 

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