Gregorio, bistrot contemporaneo dall’animo pop

Venite in pace, state in pace, andate in pace, così ci accoglie Gregorio con le sue frasi di neon colorato. Il nuovo locale a due passi da via Gregorio VII a Roma, è un bistrot da vivere all day in modo leggero e divertente, godendo di una proposta variegata e di qualità, dal piglio moderno e originale che spazia dalla cucina classica con un pizzico di brio, alla pizza di qualità firmata Luca Pezzetta.  

Uno spazio per rinfrancare lo spirito e le papille gustative, un percorso nel gusto che va dalle 7.00 del mattino con lievitati home made e caffetteria, oltre a una sezione dedicata alla colazione all’ americana con uova strapazzate, salmone e pan brioche, omelette e toast. Durante la giornata, accolti e seguiti dal restaurant manager e sommelier Edoardo Bernardini, scopriamo il locale partendo dal suo lato più semplice seppur di alta qualità, la gastronomia, l’angolo per chi cerca qualcosa di fresco e veloce, che sia un aperitivo o un light lunch, come taglieri misti, di salumi e formaggi, con verdure sott’olio, ma anche una ricca selezione di insalate e burger.

Dalle 11.00 si aprono le porte del regno dello chef Alessandro Tomasso (coadiuvato dal sous chef Valerio Abbondanzieri), con le sue proposte di cucina tradizionale rivisitata, servite sulle ceramiche uniche e originali create da Puparieddu, abile ceramista di Grottaglie.

In menu antipasti crudi e cotti, fra tartare e carpacci, panzanella e polpo alla cacciatora cbt, continuando con i primi, dai classici romani alle ricette originali come il fusillone con pomodoro mondato, mozzarella di bufala del litorale e pesto di basilico, o le ottime chicche di patate con cozze, vongole e datterini rossi e gialli. Varia la scelta nei secondi, dalla tagliata “sakura yoza”, una danese con frollatura di 30 giorni, al filetto di manzo con riduzione al vino rosso, dal cosciotto di pollo disossato cotto a bassa temperatura, al baccalà cbt su crema di patate dolci, cipolla stufata e granella di bacon. Dolce chiusura con il classicissimo tiramisù o il profiterole alla crema con ganache al cioccolato, per poi proseguire con la cheesecake al mango o il golosissimo e originale supplì dolce, con bavarese alle arachidi salate, cuore morbido al mou, copertura con cioccolato bianco e panatura di corn flakes.

Poi c’è la pizza, una delle tante anime di Gregorio, tutte egualmente interessanti, e di qualità. Questa proposta  è stata affidata all’esperienza di Luca Pezzetta, esperto pizzaiolo e panificatore, che dal bancone della sua pizzeria Clementina a Fiumicino, si è occupato di formare il personale del locale e ha contribuito all’idea del menu. E’ una sua squadra che dalla mattina cura le diverse linee: dalle 7.00 troviamo pizzette calde a lievitazione naturale, semplici al pomodoro o con i salumi, per poi proseguire lungo tutta la giornata, con diversi formati e tipologie, dalla pizza in teglia, realizzata con impasto con lievito madre, lasciato riposare ventiquattr’ore e sottoposto a doppia cottura.  La pizza è sia condita che farcita, e non manca la bianca croccante spaccata, da farcire scegliendo dalla norcineria. C’è poi la pizza al padellino che da Gregorio ha la peculiarità di essere una pizza altamente proteica realizzata con lievito madre, con un impasto a basso contenuto di glutine, e ricco di semi al suo interno, ciò la rende altamente digeribile, ma non meno golosa delle altre visto che viene anche farcita con una maionese alla senape e del pollo fritto croccante.

Infine, la classica tonda romana, realizzata con tecniche di panificazione moderne, con farine macinate a pietra e la stesura finale con il mattarello per ricordare la tradizione e avere una pizza molto sottile e croccante. Ricco il menu, dalle classiche alle gustose varianti come la Marinara Gregorio (pomodoro, capperi, olive, origano, alici e aglio nero fermentato) o la Fraschetta (porchetta home made, provola dolce, sedano riccio e maionese al finocchietto).

Da Gregorio la qualità si sente anche nei fritti partendo dai goduriosi supplì realizzati con panature homemade, riducendo in granella i diversi tipi di pane, preparati all’occorrenza, Si va dal classico a quello Carbonara (spaghettone quadro Angelica, guanciale, uovo, pecorino romano e pepe nero) o al più moderno Cacio pepe & tartare, con tartare di tonno al limone, realizzato usando  una pasta di grani antichi.

Dalle 18.00 da Gregorio è l’ora dell’aperitivo con una formula ricca ma dal costo contenuto, con una proposta di tagliere e drink, e una selezione di sfizi, dalla tempura vegetale con salsa agrodolce, ai nachos, dalle alici fritte agli sfilacci di pollo home made fritto con maionese al curry.

Interessante la drink list, frutto del grande lavoro del bar manager Jacopo Salvati.  Troviamo i classici IBA e una ricca varietà di signature tutti da scoprire, dal cocktail della casa dedicato a Papa Gregorio, “Habemus Gregorio” (selezione di liquori Made in Italy, Aperol, liquore alle arance dell’Etna, cordiale home made con pompelmo e rosmarino, profumo di bitter Campari ed affumicatura di incenso Greco), allo “Smoke mistery” (whiskey affumicato, liquore all’arancia ed essenze di legno di cedro), al “Vatican City” (a base di gin, liquore al sambuco, liquore al lychee, cordiale home made con infusione di lemongrass e cetriolo, fiori organici di hibiscus e polvere di barbabietola rossa). Completa la proposta beverage la birra con una spina a tre vie con una non filtrata, una Ipa corposa e una Lager pro strong, e diverse proposte in bottiglia, sempre tutte da scoprire.

La carta dei vini è sviluppata da Edoardo Bernardini lungo tutto lo Stivale, con referenze di nicchia provenienti da ogni regione d’Italia, oltre a diversi vini dolci e un’ampia offerta di champagne, qualche bottiglia francese e spagnola, e una sezione di vini naturali, anche frizzanti, per accompagnare sia il menu che la pizzeria.

Nel nuovo locale di Simone Pellegrino, già proprietario del floreale Casa Vidaschi,  si respira l’aria rilassata dei bistrot, un locale divertente e vivace, nelle forme e nei colori curato dallo Studio GAD che haallestito un bello spazio esterno e fatto dialogare gli spazi interni con un lungo bancone che cinge l’intera area della cucina a vista, dal laboratorio al bar e cocktail bar, fino alla zona della tavola fredda, la norcineria, e l’area della pizzeria. Tavoli in legno tra classici e a righe verdi e bianche che riprendono i toni di parte del pavimento, divanetti in velluto e una lunga fila di lampade anch’esse con il sotto a righe, ci accolgono all’ingresso con i toni del verde british, mentre il bianco e giallo ci rimandano allo stemma papale, con la figura di Papa Gregorio, rivisitata in chiave pop, che domina gli spazi del locale e regala una nota di brio, tra insegne al neon e giochi di luci che proseguono in un bagno… altamente instagrammabile.

Qualche info:

Gregorio

via della Cava Aurelia 169, Roma

aperto dal martedì alla domenica 07-01

tel. 349 060 2640

http://www.gregoriorestaurant.com

facebook.com/gregoriorestaurantroma instagram.com/gregorio

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