Manco, tradizione laziale in chiave contemporanea

Un’osteria moderna dove la tradizione della cucina laziale trova nuovi spunti, un menu che racconta il territorio con ottimi prodotti  anche di piccole botteghe, una carta dei vini interessante ed insolita. Questo è Manco, nuovo spazio contemporaneo a due passi da Piazza Bologna nel quartiere Nomentano, nato pochi mesi fa dall’idea di 4 giovanissimi chef di aprire un ristorante tutto loro. Sono i fratelli Marco e Lorenzo Di Paolo, Derscariu Cosmin e Edoardo Ceccacci, tutti giovanissimi ma con le idee chiare, un team a cui ora si è aggiunta Anastasia Paris, anche lei under 30 ma con esperienze in cucina dall’Italia fino all’altra parte del mondo, a Melbourne, in Australia.

Manco è pronto a guidarci in un percorso che parte dal passato e attraversa il territorio laziale fino ad arrivare ai giorni nostri, preservandone sempre la sua vera identità, con una proposta che affonda le sue radici nella ricerca approfondita e curiosa del territorio locale di Roma e dintorni. Ogni giorno la lavagna in sala è aggiornata con le ricette nuove stagionali, oltre alla vasta scelta del menu alla carta.

Il menu

Troviamo la Coppa di maiale “Norcineria Cecchini” servita con fagioli tondini e spuma di patate all’arancia; la Polpetta fritta di coda alla vaccinara con pecorino, levistico e riduzione di vino Ciliegiolo; la Frittatina di lattuga, carciofi e cicoria con pecorino romano; la Caciotta Tiburtina in carrozza con pere sciroppate e puntarelle; il Tagliolino “Bottega Gamberoni” al ragù di pecora e zabaione salato; i Tortelloni “Bottega Gamberoni” ripieni di broccolo romano con crema di alici, parmigiano e limone; i Tubetti “Monograno Felicetti” con verza, legumi e nocciole Perle della Tuscia; lo Gnocco alla romana con ragù di coniglio alle erbette; l’Abbacchio alla romana e puntarelle; il Baccalà ajo e ojo con patate della Tuscia schiacciate;  l’intensa Padellaccia di maiale alla viterbese fatta con le parti meno nobili del maiale, uno dei capisaldi della tradizione gastronomica della zona di Viterbo. Scarpetta obbligatoria per molti di questi piatti, da fare con l’irresistibile pane di Carlo di Cristo.

Il territorio laziale finisce per ritrovarsi anche nei dolci e nella pasticceria secca: nei Tozzetti romani, nel Pangiallo e nel Pan del vescovo, nella selezione di amaretti e una carta dei dolci giornaliera secondo la  disponibilità ma che si rifà sempre alle tradizioni, come con la crostata ricotta e visciole o la torta di pane.

Il locale

Manco ha uno stile semplice ed essenziale che riesce a donare calore all’ambiente interno, ma anche al piccolo e grazioso dehors. La credenza in legno e il pavimento in cotto dialogano con lo stile più contemporaneo delle sedute nere e del bancone color turchese. È quest’ultimo che si presta al servizio bar e all’aperitivo, attivo tutti i giorni dalle 18:00 alle 20:00. Una formula fissa che prevede, oltre al costo della bevanda scelta, 3 portate food con un piccolo supplemento di 5 €.

Manco è un indirizzo giovane che conosce e rispetta il passato riproponendo i sapori di un tempo, vestiti di modernità.

Qualche info:

Manco

Via Adolfo Venturi, 14 – Roma

Tel. 3395694998

Apertura da martedì al sabato (pranzo e cena), domenica a pranzo. 12:30 – 14:30/ 18:00 – 22:30


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