Al The Race Club Roma spopola la charity drink list dall’effetto wow al motto “I Have a Drink: bere bene facendo del bene”! Ma partiamo dall’inizio di questa interessante storia: i ragazzi di questo conosciuto speakeasy di via Labicana hanno realizzato un progetto che unisce solidarietà e crescita aziendale dopo un travagliato periodo, pandemia inclusa, che ha visto anche la prematura scomparsa del loro bar manager Alessandro a soli 25 anni. Diego e Dario Ferracani, insieme con Fabio Montaruli, soci proprietari del The Race Club Roma hanno trovato proprio nella difficoltà e nella sofferenza la spinta per ripartire ancora più forti di prima con questo progetto tutto nuovo e decisamente rivoluzionario.


Un menu cocktail dove non solo parte dei proventi dei drink vengono donati a varie associazioni del terzo settore, dalla tutela dell’ambiente alla salute, dalla protezione dei diritti dell’infanzia e a quella di genere, ma sono i cocktail stessi ad essere stati ideati e progettati su misura per questo scopo. Il successo è stato immediato e fragoroso, con decine di migliaia di euro raccolti nei primi mesi di lancio ed il locale sempre pieno. Ma soprattutto, per loro, è un’idea da esportare a tutto il settore della ristorazione, si può fare impresa alla grande unendo marketing vincente e solidarietà.





Al The Race Club, pietra miliare dei cocktail bar romani, amato e conosciuto per il suo fascino, si entra da via Labicana in quella che all’apparenza sembra essere in tutto e per tutto una vera officina di moto, ma, aperta una porta nascosta ecco una scala che porta al piano inferiore. Si scende in una sala dal sapore vintage anni ‘40/’50, disposta in maniera elegante e divertente e dove ogni angolo è da scoprire, ogni metro nasconde un aneddoto o una sorpresa, come il muro dedicato agli articoli di giornale (originali) americani degli anni ’20 dove si parlava di proibizionismo.




E’ il cocktail stesso a costituire il simbolo del The Race Club, in modo che il cliente capisca cosa e chi sta andando ad aiutare bevendolo. Ovviamente i cocktail sono studiati e preparati per ottenere un grande effetto “WOW!” Facciamo qualche esempio: il Golden Blood (tequila infusa al peperone, succo di lime, vellutata di pomodoro pachino, blend di secret souce Race e spezie varie), un twist del Bloody Mary servito in una sacca di quelle per la donazione del sangue, dedicato alla Croce Rossa Italiana, oppure il Sea-Son (Roku Gin, spirulina, sciroppo di alga nori, succo di limone, soda infusa al prezzemolo bio, japanese bitter umami), un drink azzurrissimo servito in un particolare bicchiere a forma di riccio di mare, dedicato alle associazioni per la salvaguardia dei mari e degli oceani.
Altro gioiello della casa del The Race Club è la ricca bottigliera che si sviluppa un po’ per tutto il locale, dove possiamo trovare bottiglie davvero uniche che fanno la gioia dei grandi appassionati, come ad esempio il Lagavulin 33 anni, ad oggi con sole 6 bottiglie presenti in Italia, due delle quali sono proprio qui e possono essere degustate su richiesta.
Detto ciò… ricordatevi di prenotare un tavolo con largo anticipo, il The Race Club Roma è sempre pieno… e non solo per una giusta causa!
Qualche info:
The Race Club Roma
Via Labicana, 52 Roma
Si fanno due turni di servizio a sera: dalle 22 alle 24:30 e dall’1 alle 3 di notte.