Il Vistamare ristorante gourmet, il lido di Latina cambia volto

Un immenso golfo tra il promontorio del Circeo e Torre Astura, le dune, il lago di Fogliano e il mare con il suo orizzonte sconfinato, un’atmosfera unica fatta di eleganza, la sensazione di  trovarsi a bordo di uno yacht pronto a salpare per luoghi lontani.

Siamo all’interno del Parco Nazionale Del Circeo tra uno spicchio di mare “Bandiera Blu 2021” e il lago di Fogliano, qui sorge, completamente ristrutturato, Il Fogliano Hotel New Life, boutique hotel quattro stelle, dove “risplendeIl Vistamare, un ristorante gourmet che ricorda una boule di cristallo in mezzo al Mediterraneo con le poltroncine color acqua marina, i tavoli artigianali in legno laccato che evocano una spiaggia dorata, quelli in resina grigia materici come le lisce rocce delle Seychelles e quelli in marmo vetrato come uno specchio d’acqua in cui si riflette l’ambiente circostante. Nella sala del ristorante coralli bianchi e delicati giochi di orchidee accolgono l’ospite in un’atmosfera fresca, confortevole ed elegante, portando l’ospite in un luogo dove l’azzurro del mare trasporta lontano e il quotidiano scompare. Un’eleganza equilibrata per questo ristorante di Latina Lido voluta dagli abili imprenditori  Gianluca Boldreghini (ha aperto il suo primo Grancaffè Egidio a Latina a soli diciotto anni per poi proseguire con diverse esperienze a Dubay nell’organizzazione di eventi), e da sua moglie Roberta ( il suo tocco femminile è un valore aggiunto), una coppia che ha visto in questo progetto anche l’occasione di un rinnovamento culturale e ambientale per questa parte del litorale laziale.

E’ lo chef Giovanni D’Ecclesiis a proporre per Il Vistamare la sua cucina essenziale e autentica, con i suoi sapori riconoscibili e decisi accompagnati da qualche gioco con contaminazioni e aromaticità orientali, uno chef che porta dentro di sé la sua Puglia con una cucina mediterranea ricca di vegetali e tanta tecnica per esprimersi in modo equilibrato, allegro e solare, uno chef con una personalità perseverante, determinata, costante, e una passione per la cucina maturata sin da adolescente con le esperienze vissute al fianco di Massimiliano Blasone al Castello di Banfi, con Heinz Beck a Londra e durante una lunghissima permanenza a Castiglione del Bosco.

Una cucina personale ma comprensibile dove alla base di tutto c’è il rispetto della stagionalità che si tramuta in menu che cambiano bimestralmente, dove spicca un’attenta selezione della materia prima offerta dal territorio che lo circonda, come l’orto di una villa di Gianluca e Roberta Boldreghini da cui provengono alcune verdure e erbe aromatiche, mentre fornitori locali assicurano i restanti vegetali, la  frutta e il pesce.

Il Vistamare propone un menu alla carta e due percorsi di degustazione, “Blu” da quattro portate e “Oltremare” da sette portate, entrambi introdotti da tre amuse-bouche: Seppia Oro Nero, in cui la seppia lavorata a tagliatella incontra il suo nero trasformato in un cannolo di gelatina con foglia d’oro, Come una parmigiana e Culurgiones come un gyoza, in cui il gambero lavorato con salsa teryaki è avvolto da un culurgiones che esprimere mediterraneità e un’esperienza di qualche mese in Giappone dello chef.

“Blu” parte con il “Cannolo di spigola, sedano e melone”, un piatto che rievoca il suo passato di crescita alla corte dello chef Beck, una proposta che gioca con la dolcezza del branzino e le note piccanti ma non aggressive, del pimento di Espellette, equilibrato da una riduzione di Porto e un gel al limone. Un inizio morbido che cresce con gli “Spaghetti AOP, cozze, lime e pecorino croccante”, un viaggio nella memoria dello chef di una mattina al mercato del pesce con il padre, dove le cozze venivano mangiate crude con un po’ di limone e poi a casa la mamma le infornava gratinandole con il formaggio. Si prosegue con il “Polpo arrosto, BBQ e melanzane alla scapece”, un polpo verace dalle note piccanti, speziato con curcuma, curry, timo, paprika, rinfrescato dalla acidità del condimento alla scapece, elaborato su una base di frutti rossi e tre tipi di aceto sotto forma di gel. Chiude il percorso il “Fondente al caffè, mascarpone, sorbetto al lampone”, un classico tiramisù scomposto servito con un sorbetto che riequilibra e rinfresca il palato sia per lo sbalzo termico che per l’acidità riportando il commensale in quella situazione di tranquillità e serenità propria del colore Blu.

Oltremare è invece il percorso di sette portate, un viaggio per andare oltre la linea dell’orizzonte con sapori dinamici, importanti. Si inizia con il “Crudo Vistamare”, dove il prezioso pescato del mare di Ponza e del Circeo esprime la capacità di equilibrare i sapori e le tecniche di lavorazione sono finalizzate alla composizione cromatica ed estetica del piatto, un rincorrersi di consistenze e aromaticità tutte tese a esaltare le note iodate del mare che culminano con un’ostrica in purezza servita in una coppa Martini e accompagnata da una granita di agrumi e spuma di Margarita.

Si va dal mare alla terra con i profumi della “Panzanella, carpaccio di ricciola e sorbetto di cetriolo” e con l’“Uovo croccante, spuma di pecorino toscano Dop, funghi Shiitake, cacao e tartufo” (dopo questa portata vi verranno cambiati i bicchieri perché il sentore dell’uovo non deve persistere). Mediterraneità e tradizione esplodono negli “Gnocchetti di patate in guazzetto di frutti di mare al lemongrass” dove, la marinatura di ventiquattro ore delle lische con aromi quali coriandolo, zenzero e pomodorini, permettono di creare un fondo di pesce dai delicati equilibri e intense aromaticità. Altra tappa del viaggio tra Mediterraneo e Lazio è il “Risotto cacio e pepe, fave e capasanta”, con un mix di pepe miscelato con cardamomo e ginepro tostati serve ad esaltare e contrastare la nota amara della fava e la dolcezza della capasanta.

Il “Rombo, pomodoro secco, olive e peperoni arrosto” è un’ode alla freschezza della materia prima così come ode alla tradizione e dedica alle origini partenopee della moglie è il “Babà al rum con crema inglese alla vaniglia e gelato di pinoli e sale di Cervia”, un sapore riconoscibile reso particolare dalla nota gelata e fresca che solo il sale di Cervia con la sua dolcezza riesce a conferire. Tutti i menu sono accompagnati da una serie di ottimi lievitati come i grissini, i panini al Nero d’Avola, al mais e alle olive, fatti dallo chef.

Il personale, attento ma discreto, si muove con abilità nella sala de Il Vistamare coordinato dalla maître Sommelier Samantha Ceraldi Lando e dal maître Angelo Petrongelli, entrambi con un ricco background lavorativo sia nazionale che internazionale.

A coordinare e supervisionare il lavoro e l’organizzazione della struttura è l’F&B Manager Giammarco Laghi che vanta un’esperienza maturata all’estero, sin da molto giovane, sino all’attività di management che lo ha portato a ricoprire ruoli importanti allo Sheraton, al Parco dei Medici e a Palazzo Dama, prima di approdare al Fogliano. E’ lui a dirigere l’affascinante struttura ricettiva, un boutique hotel quattro stelle di 19 camere, di cui due Suite con Jacuzzi sulla terrazza con vista mare, uno stabilimento balneare con 252 ombrelloni e 119 cabine, due rooftop con lounge bar, Halto Roof e Halto Pool (dotato di due Jacuzzi), e altri due ristoranti legati all’albergo, Il Bistrò aperto dalle 7.00 alle 24.00 con annessi bar e caffetteria, e il Jungle, ristorante sulla spiaggia aperto a pranzo e a cena, in grado di offrire un servizio calibrato, elegante e veloce guidato dello chef Filippo Cassano.

Il volto del litorale laziale è cambiato…

Qualche info:

Il Fogliano Hotel New Life

Il Vistamare Ristorante

Piazzale G. Loffredo

Strada Lungomare

Latina

0773 273418

339 877 7445

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