Un format ristorativo en plein air ispirato alla natura e alla convivialità country chic. Questo in sintesi Luce Experience il nuovo ristorante-pizzeria della Villa dei Cesari, una storica struttura immersa nel Parco Archeologico dell’Appia Antica all’altezza delle Catacombe di San Callisto.
Una storica villa della famiglia Ambrosini principalmente dedicata a eventi privati, cerimonie e meeting (loro uno dei servizi di alta banquettistica più rinomati della capitale, Ambrosini Banqueting dal 1925), una proprietà che ha deciso di rinnovare la sua offerta affiancando a tutto ciò Luce, un ambizioso progetto post lock-down fortemente voluto dalla signora Iolanda.
La Luce experience inizia percorrendo un viale alberato con ampio parcheggio riservato, un viale dove, dopo anni di assenza, questa estate sono ricomparse le lucciole a dare il benvenuto agli ospiti prima di arrivare nel dehors di Luce Experience, un ampio giardino con 200 posti a sedere ben distanziati che trovano spazio tra installazioni aperte di legno a forma di igloo, tappeti di diverse dimensioni e cuscini color ottanio, illuminati da lucine che riprendono l’eleganza delle lucciole. Qui trova posto anche la postazione cocktail, supervisionata dal bar manager Edoardo Mattarino e attiva dalle ore 19.00 in poi: si può iniziare con un aperitivo a scelta tra i drink classici, tra 6 diversi Gin Tonic e i signature, come Luce, cocktail fresco con base Vodka e liquore all’arancia, Blue Curaçao, pompelmo, limone, zucchero e soda, tutto accompagnato da sushi, qualche fritto e una selezione di focacce.
La signora Iolanda Ambrosini
Nella parte antistante la Villa dei Cesari, troviamo il ristorante sotto una volta di piccole lucine, uno spazio dove domina lo stile shabby chic per i tavoli bianchi con sedie in ferro battuto, e dove, dal forno a legna a vista, arrivano in tavola pizze gourmet e non, mentre dalla brace carne e verdure, proposte che affiancano i piatti di una cucina giocata tra ricette ‘di una volta’ e creatività.
A coordinare la cucina di Luce Mirko Pagani, cuoco romano che ha personalizzato questo menu a forte vocazione territoriale ( e a prezzi democratici), riportando in auge i piatti poveri della cucina laziale. Tra questi il supplì di riso Carnaroli, ossobuco alla romana con zafferano e sentori di timo, il tipico fritto romano al telefono in versione più gourmet con il suo ripieno semiliquido mentre, sempre alla voce antipasti troviamo anche il tris di crocchette con patate viola, tartufo e maionese allo zenzero, un tentacolo di polpo caramellato e brasato con una cottura molta lenta nei suoi stessi umori, le Polpette di bollito su mousse di pomodorini, tanto per citarne alcuni.
Tra i primi di Luce Experience non poteva mancare la Carbonara dove, sebbene la sua ricetta resti tale con un grande lavoro che mantiene inalterato il sapore del guanciale di Norcia e la cremosità, è stata messa a punto una seconda versione vegetariana che gioca sulla croccantezza delle verdure dell’orto e sulla sapidità della polvere di cappero. Come vezzo lo chef ha voluto marinare il tuorlo e dare ariosità al piatto con una spuma di pecorino, mantenendo inalterati i sapori originari e concentrandosi sull’estetica. Altra particolarità sono i tagli di pasta utilizzati, un po’ più insoliti rispetto ai soliti formati.
L’ Amatriciana estiva “Urbe” con Paccheri di semola e guanciale di Norcia, pomodorini gialli confit, vellutata di pomodorini e scaglie di Pecorino, le Fettuccine strette al burro acciugato con crumble al limone e prezzemolo, il Risotto al cremoso di cacio e pepe con cuore e fiori di romanesche, e i Rigatoni all’uovo alla gricia di polpo e pistacchi, completano la lista dei primi piatti.
Nella postazione esterna dalla brace a vista, a fianco al forno a legna utilizzato per la cottura della pizza a lievitazione naturale come il pane, ci si può far cuocere, scegliendo dall’espositore, dei vari tagli di carne fresca, dalla Danese all’Argentina che arriveranno in tavola caldi e cotti in base ai desideri. Tra i secondi interessante il galletto cotto precedentemente a bassa temperatura e rigenerato sul fuoco della brace, e il romanissimo Pollo con i peperoni.

La linea della pizzeria si divide tra gusti Tradizionali e gourmet. Quindi tra i primi la Margherita, Napoli con Bufala, Amatriciana, poi Focacce come la Cesari a base di stracchino naturale al miele, mortadella, granella di pistacchio o una ancora più esclusiva con Burrata di Andria, Patanegra e olio al tartufo, mentre in tutte le Gourmet prevale il lato più gastronomico e tecnico come per la pizza Luce, ad esempio, condita con un tuorlo marinato su fondant di pecorino a buccia nera, coriandoli di guanciale di Norcia IGP e zest di lime. Ci sono poi la Pizza del mio Cuore con pomodorini gialli, pomodorini rossi,stracciata di bufala e foglie di basilico, quella alla Vaccinara con pomodoro, coda alla vaccinara, julienne di sedano a puntarelle, e la Sette Chiese con salmone, avocado, pomodorini e dadolata di arancia. Focacce e bruschette completano l’offerta insieme ai dolci, dove lo chef scatena la sua creatività.
Infine, sfogliando la carta del beverage troviamo selezionate etichette di vino a prevalenza laziale e birre artigianali del Birrificio Fiorucci.
Qualche info:
Luce Experience
Dinner & Cocktail Bar
Via delle Sette Chiese, 293 Roma
Parcheggio in Via Ardeatina, 164
Reservations: (+39) 338 8983 667 oppure (+39) 06 5141199
Orari Luce Cocktail Bar: 19:30 – 2:00; Orari Luce Dinner: 19:00 – 00:00
Aperto tutti i giorni a cena e nel fine settimana anche a pranzo