Daniele Lippi nuovo Head Chef di Acquolina, oltre le apparenze in chiave Pop

Un sorriso disarmante e uno sguardo acuto che fanno trasparire la giovane età e la voglia di sperimentare e di innovare, di sorprendere e divertire, di padroneggiare la tecnica ma di lasciarsi guidare dalla fantasia. Lui è Daniele Lippi classe 1990, un passato alla scuola dei fratelli Troiani seguito da varie “incursioni” ai vertici del panorama stellato internazionale. Un presente che lo vede dallo scorso giugno Head Chef al  timone della cucina di Acquolina, il ristorante gourmet dell’hotel The First Roma ARTE in via del Vantaggio, che nel 2009 ha conquistato l’ambita stella Michelin con la gestione dell’allora executive chef Angelo Troiani e dello chef Alessandro Narducci scomparso prematuramente un anno fa. Un’eredità pesante che non lo spaventa, ma che lo rende orgoglioso di poter continuare quest’opera  iniziata da un amico quale era Narducci.

Chi conosce la cucina di Daniele Lippi sa che non si annoierà. Ha ancora voglia di giocare non prendendosi mai sul serio, affrontando la vita anche con leggerezza dove si può, e di guardare oltre le apparenze, ma sempre con un grande rispetto per la cucina che tratta in modo quasi poetico per sorprendere i sensi dell’ospite.

Oltre le apparenze per una cucina in chiave Pop, dove un carciofo è in realtà un topinambur, un tubero che si nobilita sembrando un fiore, dove fa giocare midollo e capasanta facendogli scambiare i ruoli nel piatto mentre del “Milanese rice krispies” viene versato da una scatolina perfettamente uguale a quella di una nota marca di cereali, o di far travestire l’anguilla da costina di maiale con tanto d’osso in un piatto chiamato Hoink-Hoink ( come il verso del maiale nei fumetti).  Una cucina coraggiosa e gioiosa per una triglia con ciliegia e hibiscus o un piccione con tamarindo e sedano rapa, lo sgombro con fichi e foie gras e il Bottone di pasta con cinghialetto, pesca, gambero rosso e tartufo nero estivo.

Anche i dolci sono abilmente trasformisti: troviamo il “Pollo al curry” con tanto di osso di cioccolato, o la “Birra e noccioline”  (b i r r a s c u r a , m o u , c i o c c o l a t o b i a n c o  e a r a c h i d i), perchè per Lippi nulla è cio che sembra, o se volete nulla deve sembrare cio che è!

Questi sono solo alcune delle proposte di Daniele Lippi che oltre al pesce propone anche pietanze di carne e vegetariane (che non sembrano tali), accanto ad un menu degustazione chiamato “Bosco e Riviera”, in omaggio all’amico Alessandro Narducci e al suo percorso.

Quelle di Lippi sono acrobazie? Espedienti? Niente di tutto ciò. Daniele è ben consapevole, insegue un’idea e la realizza con maestria e senso estetico, ingannando la vista ma non il palato, partendo da un prodotto che gli ricorda la forma di un altro e concedendogli un ruolo diverso, sorprendendoci e trasportandoci in un piacevole gioco che inganna la nostra memoria visiva e olfattiva.

E questa la chiave evolutiva del percorso di Acquolina per Daniele Lippi, un ristorante che si è guadagnato sul campo un’ottima reputazione nello scenario della ristorazione contemporanea capitolina. Al suo fianco la precedente brigata di cucina ma con tre new entry, il Pastry Chef Pier Simone Guarino, Benito Cascone il Restaurant Manager e Emanuele Pica l’Head Sommelier.

 

Qualche info:

Ristorante Acquolina

The First Roma Arte

Via del Vantaggio 14, Roma

Tel. +39 06 3201590

info@acquolinaristorante.it

lun/sab 19.00/23.30

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