Se fosse un film si potrebbe intitolare “Fast food alla riscossa” il nuovo locale di via Ostiense 40 dove il cibo è sano, goloso, naturale e sostenibile.
Appena aperto Banco ha già attirato l’attenzione dei fast foodies romani, di quelli che adorano affondare i denti nel panino preferito mentre tuffano le patatine fritte nelle salse… ma che si rendono conto che bio è meglio!!
Senza togliere nulla al gusto, con Banco si è realizzato un sogno di tre amici che pensavano ad un fast food con la leggerezza e la qualità di un pranzo sano e naturale, con verdure di stagione e frutta pieni di vitamine, prodotti biologici, polli allevati in libertà, pesce e formaggi di qualità, insomma tanto gusto ma fatto con cose che fanno bene!
I tre si chiamano Paolo Platania, Richard Thomas Ercolani e Pietro Platania, ovvero un imprenditore, un manager pazzo del fast food e uno chef ventiseienne con la passione per il cibo naturale che di fronte al display degli hamburger, indecisi su quale scegliere, hanno avuto una folgorazione: perché non aprire un locale che inneschi un vero e proprio processo evolutivo del fast food, dove il cibo oltre ad essere gustoso (il che appaga sempre) non possa essere anche sano, naturale e sostenibile? Dove vegani, vegetariani e non possano convivere? Dove la carne ha un uso limitato per una scelta anche etica e dove le materie prime siano fondamentali per quello che vogliamo offrire? Dove tutto sia naturale, anche i pack compostabili e biodegradabili…
Nasce così in pochi mesi Banco, la rivincita del fast food in un angolo ancora abbandonato di via Ostiense proprio a ridosso del ponte della ferrovia dove trova spazio un’opera di street art dai colori tenui firmata dall’artista Alberonero per un corner più vivibile a misura di cittadino dove non ci saranno automobili davanti alla vetrina, ma solo rastrelliere per bici.
Il progetto gastronomico di Banco (opera di Pietro Platania, chef dall’eleganza innata…”un principe ai fornelli” come ha sussurrato una signora all’inaugurazione) è un carosello di colori e sapori che vede al primo posto la scelta di ingredienti selezionati come le farine di farro integrali e alcune varietà di grani antichi per la preparazione dei suoi fantastici rolls, il pollo (allevato in libertà) e le uova provenienti dall’azienda biologica San Bartolomeo di Vetralla per i burger e le polpette, i formaggi di capra dell’azienda Monte Jugo di Viterbo per le insalate di aziende bio di alta qualità, o la ricotta di pecora di Poggio Mirteto delle Ecofattorie Sabine con cui crea dei Sundae biologici con topping fatti in casa (come tutti i germogli che usa in cucina).
E poi le immancabili patate da agricoltura bio del viterbese che sono ottime sia fritte (le salse sono home made e sono da leccarsi i baffi) che nella versione al forno con il rosmarino, i tonnetti nostrani, gli oli extravergine di diverse varietà da usare in base alle ricette (un saggia ricercatezza), o lo zucchero di canna integrale e il cioccolato che vengono da un canale di commercio equo e solidale. Anche sul pane c’è stata un’attenta ricerca in base alla qualità, conclusasi con la scelta di Bonci per quello dei sandwiches e su Prelibato di Massimo Preli per quello degli hamburger.
Il locale è piccolo, ordinato e molto luminoso, il bianco e il giallo sono i colori dominanti, un lungo bancone con solo 9 comodi posti a sedere da direttamente sulla cucina a vista che non produce nessun tipo di fumi ma da la possibilità di vedere come viene preparato ciò che si è ordinato. Un grande e chiaro display sopra al bancone ospita tutto il menu in cui troviamo, tra le tante offerte, dei fantastici rolls che consiglio vivamente, la zuppa del giorno che ha l’aspetto di un allegro e colorato concentrato di bontà, smoothies e cold-pressed juices (estratti di frutta e verdura pressati a freddo per mantenere le proprietà nutritive).
Infine una chicca tecnologica, tra un morso e l’altro si può ricaricare comodamente seduti il proprio cellulare di fronte a se, e una chicca per le nostre tasche, si può avere la Banco Card dove caricare punti per ottenere sconti o gadget.
Dimenticavo di dirvi che il capo della giovane e scattante brigata, Pietro Platania si è diplomato presso l’Accademia del Cordon Bleu di Parigi, e dopo uno stage presso l’hotel Le Bristol di Parigi (3 stelle Michelin) con lo Chef Eric Fréchon, è tornato in Italia dove ha lavorato a Milano con lo chef Aimo Moroni presso Il Luogo di Aimo e Nadia (2 stelle Michelin), al Joia Alta Cucina Naturale (1 stella Michelin) con lo chef Pietro Leemann, al Vun dell’Hotel Park Hyatt (1 stella Michelin) con lo Chef Andrea Aprea e, infine, negli Stati Uniti presso Chez Panisse di Alice Waters a Berkeley (San Francisco). Bella carriera per uno chef di soli 26 anni!!
Ricordate, Banco è aperto dal lunedì al sabato dalle 12.00 alle 24.00, la domenica dovrete fare a meno di loro.
P.s.: la bella foto delle polpette non è mia ma di Giulia Nekorkina… grazie Giulia!