If you love fried food l’indirizzo a Roma è Mama! Frites a Borgo Pio 28. Un piccolo localino aperto da soli due mesi , dove c’è solo l’imbarazzo della scelta su cosa farsi mettere nel “cuoppo”, il tipico cartoccio da street food napoletano, una volta fatto con la carta di giornale e qui rivisitato, in maniera più igienica e moderna, con tanto di supporto se ci si vuole fermare ai tavoli. Qui si frigge dalle 10 alle 24 gluten free, usando farina di mais e riso, e si condisce il tutto con salse olandesi (sono 14) senza glutine e lattosio…buone, molto buone.
In una domenica di febbraio nei miei cuoppi medi (ci sono anche grandi) sono finiti, in ordine di assaggio, un fritto misto di verdure impanate accompagnate da crocchè (deliziosa e fatta alla napoletana) , arancino e zeppolina ( pasta di pane cresciuta e fritta…soffice soffice), ovvero chiamasi “Cuoppo terra”; gamberi, calamari,seppioline e zeppola ovvero un “Cuoppo mare”; patate olandesi, tagliate belle grandi, fritte e accompagnate da una serie di salse (io con la mia faccia tosta ho chiesto di poterne assaggiare il più possibile e un gentilissimo ragazzo di nome Igor mi ha accontentata); infine, golosa e ottima conclusione, con il “Cuoppo dolce” per terminare questa full immersion nello street food partenopeo, con soffici bombette alla nutella ed eterei scugnizzielli (a vederli non sembrerebbe ma a mangiarli ci si accorge della loro leggerezza).
Come erano tutti i fritti? Croccanti, sapidi al punto giusto (si sa meglio aggiungerlo il sale, che poi una volta messo non si può più togliere), buoni i prodotti usati, nessun sentore pesante di olio, non unti,digeribilissimi.
A leggere i menu in bella vista sui muri mi sarei persa una bella serie di cuoppi: il cuoppo Ischia (alici e seppioline), il Capri (gamberi e calamari), quello del giorno (gamberi, baccalà e peperoni in pastella), l’Amalfi (baccalà in pastella e patatine), il Sorrento (arancini, zeppoline e crocchè), il Napoli (straccetti di pollo e patatine), il Vegetariano (verdure miste impanate…anche se di questo un po’ ne ho mangiate con il cuoppo Terra), le graffette, ovvero ciambelline fritte che purtroppo erano finite, i calzoncini, le frittatine, le polpette, anche loro rigorosamente fritte, e gli arancini al metro ripieni di pistacchi e ragù.
Sulle salse c’è solo l’imbarazzo della scelta: dalla classica Maionese alla più giovane Snak Souce con senape e pezzetti di cipolla, dalla piccante Samurai alla delicata Pitta con yogurt, dalla Pepper Souce con grani di pepe nero ( non male…veramente non male) alla classica Cocktail con aggiunta di whisky. E poi la Cyrry, ideale per le patate, la Tartara con erba cipollina e spezie, la Andalouse, la Barbecue, la Burger…. e altre ancora.
Da bere, oltre alle solite bibite frizzanti e all’acqua, si può scegliere tra sei birre, anche una gluten free, e tra il vino bianco, rosso e prosecco (qui non ho trovato nessuna specifica se non il prezzo e il formato 250ml.)
I prezzi variano dai 4 euro ai 10 per i cuoppi (che possono essere medi o grandi), fino a scende ad 1.50 per le frittatine. Più che onesti i prezzi delle cose da bere. Il locale è in ordine e pulito (anche il resto della cucina in parte a vista dove ovviamente ho dato una sbirciatina).
Dimenticavo due cose: prima cosa è che a breve da Mama! Frites arriveranno anche i risotti a 6 euro (vegetariano, pollo e verdure e quello del giorno), dei primi, e dei panini farciti con prodotti di qualità; seconda cosa, gli aspiratori funzionano bene e l’olio è buono…non uscirete da qui profumati di fritto!
Sono appena stata da Mama Frites e penso di tornarci mai più.
Ho presa una portione grande di patatine fritte che saranno state rifritte per la terza volta.
Unti,mosci, inmangiabile.Non erano ne freschi,ne croccanti e sopratutto non buoni.
Sono rimasta molto delusa
Ti assicuro che non è roba rifritta. Essendo patate olandesi risultano poco croccanti, hanno un residuo secco molto basso con un grande tasso di umidità. A breve cambieranno tipo di patate, prenderanno le italiane che fritte risultano più croccanti e più adatte ai gusti degli italiani. Sul fatto che siano risultate unte non ti posso rispondere, le mie non lo erano. Se quello che mangio non mi piace non scrivo neanche una riga, ciò vuo dire che mi sono piaciute come il resto delle cose che ho assaggiato da loro.