Tra le tante aperture di ristoranti che si stanno susseguendo vertiginosamente nella capitale a ridosso delle feste natalizie, ce n’è una pensata e creata per i veri amanti della buona carne. Accomodarsi ai tavoli di Santa Brace, vuol dire intraprendere un lungo viaggio gastronomico che declina la carne in tutte le sue sfumature, dai crudi alle lente cotture, dalla brace alle marinature, in un luogo contemporaneo che ridefinisce il concetto di ristorante di carne. Nella zona dei Colli Portuensi due piani, con un grande spazio esterno ben arredato, accolgono il cliente in un ambiente inaspettato, dai dettagli intimi e dagli spazi estremamente curati.
L’idea è stata di una giovane imprenditrice cinese grande appassionata di cucina italiana, che decide di avvicinarsi al mondo della ristorazione affidandosi alla Laurenzi Consulting (leader nell’ideazione e realizzazione di format food &beverage) che le consegna chiavi in mano un ristorante italiano, dedicato alla carne in chiave assolutamente attuale, dandogli un nome che è un omaggio giocoso alla brace, che diventa “Santa” perché riabilita questo alimento nell’alimentazione di tutti i giorni, purché sia scelto con attenzione tra quelli di alta qualità per essere poi ben lavorato e ben cotto.
Due livelli ben arredati con boiserie in legno nere, lumi bassi sui tavoli per creare una luce d’atmosfera, mattonelle verdi lucide su una parete, un angolo dedicato alla norcineria, scaffali per la bottiglieria, piccoli tavolini di vetro nero unibili fino a diventare un lungo tavolo sociale, un bel tavolo ovale in marmo, sedute color cuoio per i divani e le lunghe panche capittoné, una vetrina che incornicia la cella frigorifera a vista per il controllo della frollatura dei lombi, mentre immagini alle pareti rimandano non solo al prodotto ma anche all’identità delle macellerie d’epoca, regalano a Santa Brace un aspetto di moderna informale eleganza.
Il menu è goloso e succulento, offrendo svariate tecniche di lavorazione della carne: dal crudo al marinato, dal brasato allo stagionato, dalla brace, alla griglia e all’affumicato, dove la materia prima viene dalla storica Macelleria Bombelli, che dal 1931 ha tramandato di padre in figlio un’autentica scienza della carne proveniente da tutto il mondo con grande attenzione a tagli e razze, e alla migliore materia prima.
La griglia di Santa Brace è interpretata in chiave tecnologica e moderna, grazie alle cotture in X-Oven, forno a brace a tre cassetti alimentato a carbone di legna, che permette di sperimentare contemporaneamente diversi tipi di cotture all’interno della stessa macchina , mantenendo sempre un alto grado di succulenza. Qui vengono cotti i tagli di carne di varie razze del menu di Santa Brace: come la Black Angus, carne rinomata per la sua succulenza e saporita come solo quella scozzese sa essere, la Scottona Bavarese Kaiserin, carne tedesca delicata con almeno il 15% di marmorizzazione del grasso e un minimo di 21 giorni di frollatura, la Danese Extra, una variazione più grassa e più saporita della classica danese, e infine le razze nazionali, una selezione delle migliori del nostro paese (le proposte sono disponibili in tre diversi tagli, entrecote, fiorentina, costata, con le loro grammature).
Dalla gastronomia a vista arrivano una ricca scelta di affettati e formaggi, italiani e spagnoli, che compongono bei taglieri misti accompagnati da mostarde, giardiniere e composte, dalla cucina gli antipasti di crudi, con piatti di carpacci e tartare, come laTartare di manzo con castagne, porcini e tartufo nero, o il Carpaccio di Black Angus Affumicato, o il Grand Plateaux che permette agli amanti del crudo di carne di assaggiare una selezione più ampia di tartare e carpacci. Tra i fritti, molto buoni anche la tempura di verdura e le crocchette “fondenti” di robiola o di cecina di Leon e porro.
Si passa poi ai piatti speciali, con cotture di diversi stili e contorni che si abbinano al carattere delle carni. Qui abbiamo Picanha Danese Extra con funghi alla brace, ma anche Pluma di maiale iberico Joselito con patate novelle, Petto d’anatra con prugne, patate e zenzero, Filetto alla Rossini con Foie Gras e tartufo, Tagliata di agnello con carciofo alla giudia. Tra la selezione di lente cotture, proposte brasate e salsate “alla vecchia maniera”, la Pancia di maiale con verdure alla soia o Cinghiale brasato al vino rosso (a breve in menu farà il suo ingresso anche il succulento SundayRoast).
Non potevano mancare per i più giovani una bella selezione di burger serviti con una cascata di patate fritte, e per gli irrinunciabili della pasta ma anche una piccola proposta di primi che propongono mezze maniche alla carbonara, gli spaghettoni alla amatriciana,i tortelli al cinghiale con mirtilli rossi e funghi, infine i pici acqua e farina con aglio nero, pomodoro e battuto di manzo. A pranzo il menu fa proposte più veloci e più leggere con una buona selezione di antipasti e insalate, burger e succulenti panini, tre primi e tre piatti di carne, senza dimenticare i dolci.
La carta dei vini è ampia e trasversale, con un’attenta selezione di vini soprattutto rossi che si sposano con i vari gusti della carne, senza dimenticare bianchi e bollicine. La mescita è ricca e comprende ogni giorno 6 scelte, da gustare anche al banco gastronomia dell’ingresso, tra i tavoli più intimi del primo piano, oppure sui grandi conviviali del piano inferiore.
La cucina di Santa Brace, pur essendo improntata sulla carne, non delude i vegetariani che possono trovare comunque valide alternative in verdure, formaggi e pasta, nell’idea che il cibo sia sempre elemento di condivisione e non di esclusione.
Qualche info:
Santa Brace – Via Isacco Newton 100, Roma
Tel: 06.8693 3527
Orari di apertura: dal martedì alla domenica, dalle 12.30 alle 15.00, dalle 19.30 alle 23.00.
Chiuso il lunedì