Il Bocconcino, menu calendario e piatti dell’antica cucina romana

Con un menu interamente dedicato ai piatti storici della vera cucina romana di casa, questa bella osteria del rione Celio stupisce per la sua cucina ritrovata che propone una serie di piatti ormai introvabili come gli ‘ngozzomoddi, il tordo matto, le fettuccine e i supplì con ragù di rigaglie di pollo, l’anatra alla Cesanese e le animelle al Marsala. Il Bocconcino è il ristorante di Roma dove trovare le ricette autentiche recuperate dagli antichi testi culinari come quelli di Ada Boni, Pellegrino Artusi o Livio Jannattoni, ricette realizzate con materie prime eccellenti, tanta romanità e seguendo la stagionalità.

Nei locali di questa vecchia stazione di posta per i pellegrini della Basilica dei S.S. Quattro, il legame con il territorio e le antiche tradizioni sono imprescindibili e nel corso degli anni si sono cementate selezionando produttori affidabili, scoprendo piccole chicche, riportando in vita ricette storiche che in passato erano abituali nelle cucine delle nonne. Il Bocconcino è tutta veracità con prodotti sempre freschi ed una cucina espressa, privilegiando sempre il prodotto migliore rispetto a quello più vicino che non necessariamente è un’eccellenza. In questa osteria non si parla più di km zero ma di km buono, e quando questi due concetti coincidono, al Bocconcino si realizza il km perfetto, cioè un piatto dove storia, cultura, eccellenza della materia prima e freschezza coincidono.

Il Bocconcino, nato nel 2014 dalla mente di Giancarlo Pragliola un ex farmacista romano de Roma con la passione viscerale per la cucina vera ereditata dal nonno Alfredo, oggi si è rifatto il look, ha aumentato i coperti senza snaturarsi, ha lanciato il nuovo menu autunnale dei suoi piatti introvabili aggiungendo il menu calendario con i piatti del giorno della settimana, e un forno per sfornare pizze di alta qualità, sempre guardando al territorio secondo il concetto del km buono.

La carta de Il Bocconcino è così strutturata in due parti, una classica stagionale e una costruita secondo il concetto del menu calendario dove il martedì e il venerdì troviamo il baccalà con i ceci e il pesce azzurro; il giovedì gli gnocchi, una volta piatto sostanzioso ed economico per affrontare al meglio il venerdì di magro; il sabato la trippa come vuole la vecchia tradizione di Testaccio; la domenica gli arrosti e le lasagne per celebrare il giorno di riposo; infine il lunedì, giorno di avanzi, con ricette come il bollito alla picchiapò o le polpette che qui sono insuperabili.

Nell’altra parte del menu, presentato come un giornale, troviamo sempre piatti autentici della tradizione romana e laziale, dai grandi classici come carbonara, amatriciana e cacio e pepe qui interpretate con le materie prime eccellenti del territorio e con la pasta Mancini, ai cosiddetti piatti introvabili della cucina laziale dimenticata. Ricette originali come le polpette di carne bianca e sedano che sono preparate con l’aggiunta della cannella, come da buona tradizione giudaico-romanesca, le polpette di bollito e mortadella con salsa verde, il tortino di baccalà e olive taggiasche, i taglioni fatti in casa con ragù di anatra e timo, i rigatoni con sugo di coda e pecorino romano, e i ravioli di baccalà con taccole e piselli con fumetto di canocchie (diciamo che questa forse è una ricetta personalizzata ma è talmente buono il risultato che si perdona la divagazione sul tema).

Tra i vari secondi troviamo, oltre al sopracitato tordo matto (spiedini di vitella con guanciale, fegatini e alloro arrostiti sulla griglia), il petto di anatra scaloppato con salsa al Cesanese, e la coda alla vaccinara con sedano e cacao. Anche la griglia ha un suo posto a Il Bocconcino con carni da animali allevati in modo naturale e non intensivo, come ad esempio il manzo allevato esclusivamente ad erba con un protocollo controllato dall’Università di Bologna, carni ricche  di Omega 3, assenti in animali allevati a cereali, e piene di sapore. Costata, filetto e burger sono presenti in menu accompagnati da contorni della tradizione romana che offre il mercato secondo stagione.

Tra i dolci spicca la crostata di ricotta e visciole, lo zabaione con lingue di gatto, la mousse di ricotta romana con crumble alle mandorle e composta di pere, oltre al classicissimo tiramisù.

Ultima arrivata a Il Bocconcino la pizza realizzata in un box tutto dedicato alla preparazione di pizze e focacce, con un grande forno elettrico approvato dall’Associazione dei Pizzaioli Napoletani. L’impasto è idratato e altamente digeribile, e le pizze rispecchiano tutte il territorio, una sorta di grandi contenitori di eccellenti materie prime della regione. In menu le classiche, con spazio anche a proposte special.

La carta dei vini non stride con il menu ed è realizzata in collaborazione con Trimani che ha proposto  una bella selezione di vini laziali, come il Cesanese DOC di Damiano Ciolli, con una predilezione per le piccole cantine. Non mancano però etichette da tutta Italia.

Il Bocconcino è un’accogliente osteria dove gli interni rispecchiano la classica trattoria romana, resa più moderna con i dettagli e nell’attenzione degli arredi, comodi tavoli e sedie in legno, lavagna con piatti del giorno, specchi antichi e un grande bancone in legno per la caffetteria e gli aperitivi che ricorda tanto le osterie di una volta. L’atmosfera la sera cambia e le luci soffuse danno al locale un calore diverso dopo aver offerto al cliente durante il giorno, una formula che parte dalla prima colazione disponibile fino alle ore 12.00, con torte e crostate fatte in casa e i famosi croissant di Casa Manfredi realizzati dalla pastry chef Giorgia Proia, per arrivare poi al pranzo e proseguire più tardi con l’aperitivo con calice di vino, bollicine, cocktail, tagliere di salumi e formaggi con materie prime del territorio, preludio della cena.

Qualche info:

Il Bocconcino

viaOstilia 23

Roma

Orari: lun – dom 8.30/23.00

chiuso il mercoledì

T. +39.0677079175

www.ilbocconcino.com

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