Ristorante Acquolina, dove il gioco e il divertimento gastronomico sono una cosa seria …molto seria

Il gioco e il divertimento sono due degli elementi che rappresentano la cifra stilistica distintiva della cucina di Daniele Lippi (classe ’90), che dal suo insediamento lo scorso giugno a capo della brigata del ristorante Acquolina, 1 stella Michelin all’interno dell’hotel The First Roma Arte, porta in tavola fantasia e curiosità,  originalità e creatività, senza dimenticare le tradizioni che hanno reso grande la cucina italiana, con un intenso lavoro di ricerca e sperimentazione sulle materie prime e i sapori mediterranei, elementi chiaramente ritrovabili  in alcuni suoi piatti, dove spesso niente è come appare.

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Lippi va  oltre le apparenze ed è capace di servire un carciofo che in realtà è un topinambur trasformando un tubero che vive sottoterra in un fiore che si apre al sole, e vestire del sedano rapa da coda alla vaccinara, stupendo al primo assaggio.

Questo giovane chef che si lascia sorprendere dal gusto di un vegetale che ne richiama un altro, dalla vista di un prodotto che gli ricorda un’altra forma, dal profumo di un ingrediente che lo riporta in uno scenario diverso, insegue un’idea e la realizza con maestria e senso estetico proponendo nel nuovo menu invernale piatti sempre più interessanti come il “Pane, Burro e Alici”, dei tortelli di pane al grano arso, con burro e alci, le “Pappardelle di castagne” servite con un ragù di gallinella con tartufo nero e uva pizzutella, e il  “Sedano alla vaccinara”, del sedano rapa fatto con lo stesso procedimento della coda alla vaccinara con il cioccolato.

E poi ancora gioco e fantasia nella “Triglia”, con uva pizzutella, durelli di pollo e tartufo nero; nell’ “Ostrica” con verza fermentata e succo uva fragola; nel “Lardo di seppia” dove la seppia viene resa sottilissima e speziata come una fetta di lardo per poi sciogliersi sul pane home made, rosmarino e miele, servito caldo;  nella “Seppiolina locale con il suo osso” ripiena di pinoli, arancia, pangrattato e uvetta, avvolta in rete di maiale, grigliata e condita con salsa ai fegatelli.

Nelle entrè come il Tacos di mela aromatizzato allo zenzero, con all’interno della maionese al curry e della ricciola servito su un lime, nel piccolo Millefoglie con fegatini d’anatra accompagnato da un te ai frutti rossi, nella Chips di patata con baccalà mantecato e crema di cipolla rossa, nel Carpaccio di triglia con pere, nocciole tostate e foiegras,  o nel finto burro, un estratto vegetale da oliva taggiasca, gel di arancia e polvere di finocchietto selvatico, da spalmare sul pane home made tiepido.

Nei dolci come il sorbetto di ricotta di bufala e tartufo bianco con crumble di cioccolato e cialda di cioccolato e ganache alle noci, o nel biscotto gentilino home made (ricordate, alle volte nulla è ciò che sembra) da inzuppare in una crema alla Sambuca e caffè.

Lippi è anche il padrone di casa che ha ospitato dallo scorso ottobre, e che ospiterà fino a marzo, alcuni tra i più grandi nomi del panorama finedining italiano e non solo, dando spazio alla creatività, il fil rouge di tutta la manifestazione Acquacircus, dove i big della scena gastronomica italiana interpretano il Mediterraneo contemporaneo all’insegna della sperimentazione, del divertimento e della convivialità, attraverso l’alta cucina vuole raccontare il Mediterraneo attraverso temi come la sostenibilità, la cucina circolare, gli influssi culturali senza mai tralasciare la componente del gioco e del divertimento. anche per quanto riguarda il table setting.  Infatti protagonista di tutte le serate a 4 mani anche il designer e artigiano ragusano Peppino Lopez, che per ogni cena crea dei piatti d’artista signature dove sono servite le portate degli chef, che disegnano i piatti insieme all’artista.

Prossime date per l’appuntamento nel ristorante Acquolina con “Acquacircus”, sono il 12 gennaio 2020 con Martino Ruggieri, chef del ristorante Pavillon Ledoyen di Parigi, il 19 gennaio con Giancarlo Morelli, chef del ristorante Pomiroeu (MB), e il 26 gennaio con Matteo Baronetto, chef del ristorante Del Cambio (TO).

La manifestazione però non vede un solo palcoscenico: da Acquolina, si passa per Acquaroof Terrazza Molinari, la scenografica terrazza all’ultimo piano dell’Hotel che il 14 marzo 2020 ospiterà la data conclusiva con Enrico Cerea, chef del ristorante Da Vittorio (BG), per la serata in memoria dello chef Alessandro Narducci.

 

Per info e prenotazioni:

Ristorante Acquolina

The First Roma Arte

Via del Vantaggio 14, Roma

Tel. 06.3201590

info@acquolinaristorante.it

 

lun/sab 19.00/23.30

 

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