Un antico convento che colpisce per il fascino delle forme e lo stile architettonico, posizionato in una delle zone più riservate ed intime del quartiere Parioli, a Roma. Questa l’esclusiva location del ristorante Relais Le Jardin ospitato con eleganza dai primi anni ’80 all’interno dell’Hotel Lord Byron, tra arredi e opere uniche d’Art Nouveau e Art Dèco, con una formula dedicata al cliente che non è cambiata nel tempo. Con educazione, riservatezza e sensibilità perché questi sono i cardini su cui poggia l’intero concetto di accoglienza della proprietà (la famiglia Ottaviani prima e del nipote Francesco Piccinni ora), tanto nel ristorante quanto nell’hotel.




Una storia di unicità quella del ristorante Relais Le Jardin (primo a prendere due stelle Michelin a Roma negli anni ’80), una storia che viene nuovamente confermata con la presenza dello chef Massimo Viglietti e dal suo stile di cucina adeguata al concetto di eccezionalità e irripetibilità di ciò che viene proposto e servito ai clienti per un’esperienza totalizzante non imitabile altrove, dove nelle sue proposte si apprezza dal lusso dall’esclusività all’unicità della sensazione.
Uno chef in grado di unire il design con il comfort dei sapori per giungere ad un’offerta in equilibrio tra ricercatezza estetica, selezione della materia prima e complessità tecnica. Viglietti ha una grande indipendenza creativa e uno spirito provocatorio, che uniti alla sua visione non convenzionale del concetto di gourmet, mirano a rompere schemi e regole dell’odierna ristorazione di alto livello in Italia.
Concerto, Viaggio e Impressioni
Un’unicità che, unita agli stimoli raccolti in trent’anni di vissuto e di viaggi in tutto il mondo, portano oggi Viglietti a dipingere per Relais Le Jardin tre percorsi degustazione, Concerto, Viaggio e Impressioni, e un menu alla carta che a breve verrà affiancato anche da un menu degustazione totalmente vegetariano. Fondamentale in questa esecuzione il supporto del secondo Chef Valerio Mercadante, giovane creativo dei fornelli, abile sia nella concezione che nell’esecuzione dei piatti.




Concerto – Mani che si muovono a ritmo in un punto sotto al cielo, aspettando un tramonto, è il menu degustazione più completo (7 portate salate e 2 dolci, 5 varietà di pane con Pagnotta semi integrale lievitazione 72h, Focaccia ligure, Grissini finissimi, Chips di riccio di mare, Pancotto alle erbette serviti con Burro della Normandia aromatizzato, e 3 appetizer, 140 euro). Questa è la proposta che maggiormente racconta l’intensità della cucina di Viglietti. Un percorso che porta nel mondo inusuale e di rottura dello chef ligure in cui consistenze, abbinamenti e temperature intrattengono e rapiscono. Armonia, simultaneità e unione emotiva sono i valori fondamentali del menu che vuole condurre il cliente del Relais Le Jardin lungo un itinerario catartico, in cui il concetto di “unisono” trova una nuova applicazione. Come i musicisti e il pubblico, così lo chef e il cliente, sono insieme autori di una sinfonia irripetibile.
Viaggio- Mille giorni chiusi in un quaderno, mille porte aperte sul deserto, è un menu onirico, ispirato agli universi metafisici (7 portate di cui 5 salate e 2 dolci, 5 varietà di pane e 3 appetizer 110 euro). Viglietti porta il cliente in un deserto senza confini, con continui richiami a tradizioni esotiche e lontane, in cui il cielo stellato è l’unica luce da seguire. Non è importante la meta o i panorami visti lungo l’itinerario, ma la percezione della dinamicità, fisica ed intellettuale che si percepisce.
Impressioni-Srotola la mente leggera come carta di riso, è un menu breve ma d’impatto che mira a rendere il concetto/sostanza ma per farlo la mente deve essere libera e priva di pregiudizio. (3 portate salate e una dolce, 5 varietà di pane e 3 appetizer, 80 euro). La contemplazione della sequenza delle ideazioni gastronomiche porterà ad intuire il concept di Relais Le Jardin e della sua cucina: i preconcetti vengono abbattuti e diventano ponti ideali, gli orizzonti assumono significati irrilevanti e le porte della percezione sensoriale vengono spalancate.




Tre menu degustazione al buio dove è Viglietti a decidere come crearli ad insaputa del cliente, che in questo modo potrà godere interamente dell’esperienza con piatti ricchi di fascino e di sapore, abbandonandosi senza alcuna remora alle scelte dello chef del Relais Le Jardin.
Il menu a la carta
Per quanto riguarda invece il menu alla carta, anche qui fin dagli antipasti è ben chiaro il suo stile unico ed ineguagliabile: Zimino di bietole con Agrume spadellato, Robiola e Tuberina; Lardo e Totano con Cremoso di brie, Ditali e Pepe asakura sansho; Nuvola di zucchero filato con Gamberi crudi, Pinoli , Emulsione di basilico e Foglia di cappero; Tartare di Fassona con Tapenade provenzale, Parmentier di patate al timo e Marmellata di limoni, sono un carosello di consistenze e sapori.
Sono i primi piatti a vivere di grandi contrasti nel menu di Viglietti portando in tavola un caleidoscopio di preziose materie prime: Spaghetto in fondo di triglia con Foie gras fresco padellato e Caviale; Linguina integrale con burro di Normandia , aceto Tosazu e lievito croccante; Risone con zafferano, olive taggiasche, spinacino fresco e chips di topinambur; infine l’avvolgente Risotto al brodo di legno amaro con petali di seppia e rapanelli.
Con i secondi piatti si rientra in una comfort zone gustativa con il Petto di piccione con cipolle al mandarino, millefoglie di mousse di piccione e funghi shitake; il Filetto di agnello con salsa whiskey, melanzane, pere e formaggio di capra; Rombo con concassé di pomodoro, porro, capperi, olive, basilico e aceto di lampone.




Anche i dolci/non dolci in carta al Relais Le Jardin esprimono tutta la genialità spiazzante di questo chef che accosta elementi insoliti per dei dessert come negli Gnocchetti dolci di patate e ricotta con salsa passion fruit; la Purea di banana con cioccolato bianco e caviale; la Seppia con cioccolata calda, mascarpone e peperoncino e sale maldon; i Pomodorini dolci flambé e Moka al pomodoro Flambé; la Spuma fiordilatte con mousse di sacher e sintesi di frutti rossi; il Gambero dolce con crumble di cacao.
A completare questa esperienza a Relais Le Jardin, la cantina composta da più di 120 etichette selezionate in base alla qualità del prodotto finale, con una predilezione per aziende che realizzino un vino o uno champagne di carattere con identità ben definite, sia a livello di sapori nel calice che di produttività aziendale.
Qualche info:
Relais Le Jardin
Via Giuseppe de Notaris, 5 – Roma
T: +39 06 3220404