Rever, un’esperienza multisensoriale

Chekera 23 + 26, un sogno di due ragazzi, la passione per la cucina, tecniche e lavorazioni assolutamente innovative, materie prime di altissima qualità a km zero, una cucina del racconto senza sprechi e … avrai Rever!

Ma andiamo per ordine. Rever era il sogno di Matteo Insegno, non solo giovane promessa del calcio ma anche ragazzo impegnato nel campo della comunicazione e nell’ambito discografico, e dello chef Fabio Sardella (rispettivamente 23 e 26 anni). Volevano realizzare un luogo originale che ruotasse intorno alla cucina intesa come un’esperienza multisensoriale attraverso sapori, profumi, consistenze e azioni che rendessero partecipe anche il cliente nella conclusione di un piatto, in uno spazio che riuscisse con la sua anima polivalente a diventare una vetrina originale dedicata (anche) all’arte.

Un sogno accarezzato fin dal 2016 quello di Rever (termine che in francese significa appunto sognare), una sfida che li ha subito messi di fronte alle tante difficoltà legate all’emergenza sanitaria quando hanno aperto nel 2020, prove affrontate con determinazione e tanta creatività, dando una fondamentale continuità lavorativa al locale con la realizzazione di “Ripieno delivery” con fantastici cornetti salti ripieni di cacio e pepe, amatriciana e carbonara, più quelli “dello chef ”, oggi tutti in carta da Rever.

Il locale e la “cucina del racconto”

Rever è un spazio elegante, minimal, senza fronzoli ma gradevole, il palcoscenico perfetto par la sua interessante proposta gastronomica raccontata con una carta agile dove trovano spazio piatti intriganti dal punto di vista gustativo ed estetico, proposte che hanno  anche un eccellente rapporto qualità/prezzo. Qui ogni singola creazione ha un significato, ogni piatto è strutturato per essere raccontato attraverso un gusto originale, una cucina “camouflage” dove i colori e i sapori non sono mai scontati e possono cambiare anche solo grazie ad un ingrediente aggiunto dal cliente direttamente al tavolo.

Ed è così che l’agile Carta di Fabio Sardella (prima in brigata a Porto Fluviale fin dall’apertura e all’Host di Milano come chef), è ricca di fantasia, sapori e tecnica. Si parte da una entrè denominata appunto Camouflage con baby verdure in diverse consistenze, funghi Pioppini, chips di platano, gel di mais ed estratto freddo di verza rossa da aggiungere all’ultimo momento per far cambiare colore alla salsa; la seconda è Uova di quaglia con Coscette di Quaglia su demiglas alla liquirizia, scalogno bruciato, albicocca disidratata e flan di patata Duchessa; la terza è Un, Dos, Tres tris di mini Tortillas, la prima con  cozza, avocado, cioccolato bianco e zenzero rosa, la seconda con scampo marinato, arancia a vivo, finocchi e cannella, e la terza con con  baccalà, verza in citronette e valeriana.

Tre anche i primi piatti che partono con Rosso su Rosso, scenografici Tonnarelli mantecati con succo di barbabietola e menta, fonduta fredda di Gorgonzola, polvere di rapa Rossa e ricotta infornata affumicata, una proposta particolare che spazia tra toni dolci e salati con abilità. Schiscia è il nome dell’ottimo disco di Risotto alla Milanese croccante, servito sopra ad un ragù di selvaggina, maionese allo zafferano, sedano, carota e cipolla essiccati e limone candito. Infine Pecorino e cozze, ovvero tonnarelli mantecati al pecorino su guazzetto di cozza e essenza di cozza con vellutata di broccolo siciliano.

Tra i tre secondi spicca l’interessante Lepre al Mare, tenera lepre al burro chiarificato su bisque di crostacei, broccolo croccante, cioccolato bianco e scorza di lime, seguita da Yin e Y ang, del branzino cotto a bassa temperatura su crema di tartufo, tuorlo marinato, foglia di lattuga e la sua spuma,  e Zona Gialla baccalà in umido su crema di Pachino giallo, melanzana arrosto e riduzione di cacciatora da aggiungere al tavolo. Interessanti anche i 3 diversi percorsi di degustazione Rever dedicati agli indecisi e a chi vuole fare un percorso approfondito della cucina di questo giovane chef.

All’ingresso, dietro il lungo bancone nero con sgabelli, prende vita un’interessante Drink List con un elenco di rivisitazioni dei grandi classici in chiave personale, mentre l’ambiente si presta, in un prossimo futuro, a diventare l’ambiente ideale per ospitare qualunque forma di rappresentazione artistica, dalle mostre alle sfilate, passando per le temporary boutique e gli spettacoli musicali.

Qualche info:

Rever Ristorante

Via Pietro Cavallini 5, Roma

Tel.375 670 4956

Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena dalle 12 alle 24

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