Flora Restaurant, in via Veneto profumi e sapori nostrani della tradizione

Sedersi ai tavoli del Flora Restaurant in via Veneto a Roma, è intraprendere un viaggio tra i profumi e i sapori nostrani, una coccola per il cliente italiano che ritrova i sapori riconoscibili dei piatti della sua memoria, una bella scoperta dei sapori italiani per quello straniero.

La proposta del Flora Restaurant si fonda così sulla ricchezza della tradizione regionale italiana che è amplissima, un patrimonio abilmente proposto dello Chef napoletano Massimo Piccolo, grazie all’utilizzo di ingredienti selezionati su tutto il territorio nazionale.

Pur trovandosi all’interno del Rome Marriott Grand Hotel Flora, un tempo casina di caccia della famiglia Ludovisi, l’ospite viene accolto con discrezione e ricercatezza dall’ospitalità calorosa di un avvolgente salotto di casa, con l’eleganza della sua sala dai toni verdi, i raffinati divani e le comode sedute in pelle marrone, circondati da marmi policromi, specchi e legno. Un design volutamente ricercato, ma senza troppe sofisticazioni, che predilige le linee pulite di un arredamento leggero e sobrio per una quarantina di coperti in un’unica sala, dove le serate sono accompagnate dalle eleganti note di un pianoforte.

Al Flora Restaurant un menu ricco di richiami regionali

Aprendo la carta del Flora Restaurant si nota la ricchezza dei richiami regionali, con preparazioni essenziali e riconoscibili che riescono a dialogare in maniera brillante con una clientela non solo italiana e internazionale, ma soprattutto romana. Un menù versatile che predilige i  toni rassicuranti della tradizione, proposta con piatti eleganti e raffinati, dagli antipasti ai dessert. Si parte dalle solide basi della tradizione culinaria dello chef, una Campania ricca di materie prime di grande eccellenza che fa da sfondo alle portate di chiara impronta romana, oltre ad alcune proposte più internazionali che sposano gli standard d’eccellenza firmati Marriott.

Tra gli antipasti, la Parmigiana di melanzana con Ragù napoletano e provola rientra proprio tra i piatti che rendono omaggio a quella storia gastronomica fatta di ricordi e d’emozioni dello chef.

Altra proposta tra gli antipasti è il Carpaccio di gamberi rossi di Porto Santo Spirito con salsa agli agrumi, dove il grande protagonista di questo piatto è la dolcezza di un  prodotto di qualità battuto finemente a formare un disco, contrastato dall’acidità delicata degli agrumi che lo accompagnano in ogni boccone, mentre per gli amanti della carne c’è il classico Vitello tonnato con foglie di capperi di Pantelleria.

Tra i primi piatti della carta del Flora Restaurant, sono iconici gli Spaghettoni del Pastificio Felicetti ai tre pomodori, un piatto classico ma di grande ricerca e con una materia prima eccezionale. Dal Piennolo al Datterino fino al Pachino, impiegati per la salsa e inseriti in momenti separati per cercare l’armonia perfetta senza che nessun sapore prevalga sull’altro. Una foglia di basilico e un giro d’olio chiudono quest’opera. Parmigiano sì o no? A discrezione del cliente, ma essendo lo chef un purista del prodotto si consiglia di assaporarlo senza altre distrazioni, almeno per la prima volta.

L’omaggio alla romanità arriva  con i Tonarelli di Mauro Secondi o alla Carbonara o alla Cacio e Pepe, mentre le proposte di pesce del Flora Restaurant tra i primi ben due, Fregola Sarda ai crostacei e limone con stracciatella di bufala servita in un pentolino, e i Paccheri allo scorfano con tarallo napoletano e pesto agli agrumi. Infineil Raviolo di parmigiana di melanzane con crema di bufala, ristretto di pomodoro e acqua di basilico, un piatto che racchiude in sé tutti i tesori della terra di provenienza dello chef.

Passando ai secondi del Flora Restaurant, due di carne, due di pesce e uno totalmente vegetale. Troviamo il Filetto di Manzo alla griglia con cubo di patate al latte, il Pescato del giorno ai sapori mediterranei, cotto alla griglia o in guazzetto, fino al Medaglione di sedano rapa con caponata di verdure. Le note dolci a fine pasto sono Delizia al limone sorrentina, la Sfera di cioccolato con salsa ai frutti rossi e il Savarin al limoncello con crema pasticcera e frutta.

Ampia lista dei vini e drink list tradizionale

Accompagna il menù, una nutrita carta dei vini, con una ricca varietà di etichette regionali, da nord a sud Italia, tra bianchi, rossi, rosé e bollicine e una sezione interamente dedicata agli Champagne. La cucina dialoga anche in maniera inedita con la mixology curata da Alessio Mercuri che, dopo aver appreso tutti i segreti dell’arte della miscelazione in Italia e all’estero, crea divertenti twist sui cocktail tradizionali, con inusuali accostamenti che si sposano con le preparazioni dello chef. La sua visione del bar va oltre, il bartender non è un semplice esecutore di cocktail, ma un amico di vecchia data che accoglie l’ospite con un sorriso, intrattenendolo e comprendendone le esigenze in un locale accogliente e di stampo classico, dagli interni raffinati e avvolgenti, che sussurra un lusso moderno e accattivante, alla portata di tutti.

Propone così una drink list tradizionale, con qualche variazione sul tema, come nei 4 signature proposti: lo Skyscraper, cocktail a base di The Botanist Gin con Chartreause Jaune, Maraschino, succo di limone, oleo saccarum e drop Chambord, che ricorda un grattacielo nella stratificazione cromatica dal viola al giallo dei suoi distillati; lo Shaked Ginger, a base di vodka con l’aggiunta dell’Amaro 33 di Conegliano, con zenzero, Cointreau, succo di limone, dry orange bitter e zenzero fresco; il Cinnamon Old Fashioned, drink affumicato con cannella e chicchi di caffè a base di Buffalo Trace Bourbon, zucchero di canna, e l’Angostura bitter e olio essenziale all’arancia, un piacevolissimo twist sul classico Old Fashioned.

Qualche info:

Flora Restaurant

Via Vittorio Veneto 191

Marriot Hotel Grand Hotel Flora

Tel. 06 4899 2642

Orari: tutti i giorni dalle 12.00 alle 23.30

www.florarestaurant.it

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