Cominciamo dal colore che preferiscono, il verde…come quello del pistacchio. Capiamo cosa gli frulla per la testa…una meravigliosa e colorata girandola di idee fatta andare dal vento della curiosità e delle invenzioni. Andiamoli a trovare sul pianeta “Coraggio” dove sono intenti ad ascoltare il respiro della gente che non ha paura della vita e scopriamo cosa stanno facendo in questa nostra galassia un giovane maestro gelatiere e un creativo per dar corpo ai loro sogni. I due si chiamano Andrea Fassi e Max Sonnino, nemmeno 60 anni in due, ma già affermati imprenditori uniti dalla stessa idea di “evoluzione e rivoluzione”.
Il primo, quinta generazione della storica famiglia di gelatieri Fassi, segue numerosi corsi, diventa maestro gelatiere e, pur custodendo gli insegnamenti familiari sul gelato artigianale, tanto per non rendersi la vita facile, decide di prendere una laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, va a vivere a 25 anni per una anno in Australia, torna e comincia a collaborare con la sua famiglia, nel settore amministrativo relativo al franchising seguendo i punti vendita del loro “Palazzo del Freddo” in Corea del Sud e aprendone personalmente uno a Shanghai. Ovviamente il primo amore non si scorda mai, così Andrea continua a dedicarsi al bilanciamento delle ricette( in cui è maestro) e alla produzione del suo gelato artigianale, fino al giorno che decide di abbandonare il suo caldo (si fa per dire) nido di famiglia per trovarne uno tutto suo lanciandosi in una nuova avventura, con il coraggio e la curiosità scritti nel suo dna da un bisnonno che dal nulla aveva creato un impero grazie a questi. Incontra Max, 28 anni, una laurea in Marketing, cresciuto nel mondo delle agenzie di comunicazione con cui collabora seguendo l’organizzazione di eventi per multinazionali, si fidano l’uno dell’altro e dopo un breve periodo di rodaggio finiscono per diventare soci.
La loro creatura ha solo 8 mesi, si chiama “Verdepistacchio” (come il colore del pantone usato in grafica), è un realistico progetto di due giovani imprenditori che vedono nel business a colori l’unico mezzo per eliminare quel grigiore quotidiano che rischia di smorzare la creatività del nostro bel paese. In poche parole Verdepistacchio è colore,innovazione e tradizione allo stesso tempo, un posto dove i gelati, custoditi nella carapine, sono il frutto di un accurato studio degli ingredienti e delle basi nonché dei gusti (una ventina studiati tutti da lui anche in insoliti accostamenti) in un ambiente dal divertente designer dove campeggia un pulmino Wolksvagen a fare da bancone ovviamente color verde pistacchio come la Vespa ’50 in bella mostra sul marciapiede di Via Nazionale a Roma, accanto alla gelateria.
A proposito di insoliti accostamenti, vi basti pensare che durante l’ultima tappa romana del “Gelato Festival” , durante un suo showcooking, Andrea ha presentato 3 gusti,cercando di unire i sapori dei suoi viaggi alla tradizione dei suoi bilanciamenti realizzando il Kulfi, gusto indiano,rielaborato con una ricetta persiana,latte cotto,infuso di cardamomo,legno di rosa e granella di pistacchi, il L’es Krim adpokat, gusto di un dolce thailandese, con avocado e caffè ed infine il Sa halab,gusto arabo,caratteristico poiché bianchissimo,con una base di latte e orchidea. Ovviamente questi erano gusti di dolci,più simili alla pasticceria,non al gelato, ma lui li ha riadattati..e sono piaciuti molto!
Da Verdepistacchio i sapori di terre lontane si trovano nel gusto persiano realizzato con infuso di cardamomo, legno di rosa e granella di pistacchio persiano e nel gusto greco dove la granella sposa lo yogurt e il miele millefiori. Un tramezzino di pan di spagna, riscaldato al momento, farcito con semifreddo alla vaniglia con scaglie di cioccolato e bagna ai frutti di bosco rispondente al nome di Tristacchio è la penultima novità della casa.

Si penultima, perché l’ultima è un’idea super alcolica blindata da un brevetto registrato con il nome di Menthapiperita (anche questo un colore pantone), idea nata da una visione comune dei due, attentamente studiata e messa a punto da Andrea per quanto riguarda i gelati alcolici e da Max per il pakaging (un particolare bicchiere in vetro), avventura che vede nascere la GAM, una nuova società under 30 con l’ingresso di un terzo socio, Giovanni Naldi giovane imprenditore della famiglia Naldi, proprietaria di alcuni tra i migliori alberghi in Italia, tra cui il Parco dei Principi, base di partenza di Menthapiperita, dove ho avuto il piacere di assaggiare le sue creazioni in anteprima durante una calda serata di giugno sul bordo piscina tra gli unanimi consensi dei presenti.
Mojito, Moscow Mule, Aviation, Caipiroska, Margarita e Spritz (non me ne sono persa uno) trasformati in ottimo gelato artigianale servito in una coppetta posta sulla parte superiore di un bicchiere, appositamente studiato, e dove nella parte inferiore trova posto il relativo cocktail, da bere con la cannuccia, realizzato al momento da un bartender su un bancone-postazione disegnato appositamente per Menthapiperita . Il gelato si può anche unire e mischiare al cocktail, ma l’idea del mangia e bevi la trovo interessante quando tutti propongono frozen alcolici.
Siete curiosi, li volete assaggiare? La commercializzazione del format è prevista nel settore dei grandi alberghi di lusso in giro per l’Italia…non vi resta che trovarne uno per una nuova strabiliante ice-drink experience!!!
Dimenticavo: i bicchieri in plastica delle foto sono stati utilizzati solo per la serata in attesa dell’arrivo di quelli ufficiali in vetro…li ho messi per farvi capire il concetto…chiaro…no?