Tuk Tuk Ride-Thai Vibes, lo steet food thailandese a San Paolo

Tra il rinnovato Ostiense district e il cuore della Garbatella, da pochi mesi ha aperto Tuk Tuk Ride – Thai Vibes, un interessantissimo posticino nel quartiere di San Paolo, che ci catapulta a Bangkok, o (scegliete voi) se a Londra o a Berlino, visto la sua impronta internazionale che si rifà a quei locali moderni che si possono trovare a Kreuzberg o Shoreditch e che purteoppo languono sulla scena capitolina.

In via Giovannipoli 125 ci attende un format nuovo, divertente ed informale, che ci invita a sederci in uno di quei vicoli caratteristici delle città thailandesi, tra cavi sospesi dell’eletricità che corrono tra un palo e l’altro, insegne luminose di centri per massaggi e muri tappezzati di  manifesti degli ultimi film in uscita nelle loro sale. Questo è il palcoscenico del Tuk Tuk Ride – Thai Vibes dove si propone un’idea contemporanea di food tra condivisione e scoperta,  un modo easy per vivere un’esperienza diversa, semplice ma estremamente curata di una cucina che propone piatti di street food thai associati a cocktail alcolici (e analcolici) studiati ad hoc.

Entrare e ritrovarsi catapultati in una caotica via di Bangkok tra colori e aromi di un mondo a novemila chilometri di distanza è quello che volevano (e hanno ottenuto) Andrea Martorano, Raffaele Lucadamo, già soci del birrificio romano Rebel’s Brewery, e Edoardo Di Luzio, i tre giovani soci che hanno in comune la passione per  il sud est asiatico e la sua tavola, un mondo che hanno potuto conoscere durante i loro numerosi viaggi tra Thailandia e Singapore.

Ed è così che a Roma  hanno voluto il loro locale con piccoli tavolini e un tavolo sociale attaccato al tuk tuk , ovvero il bancone che ricorda i famosi mezzi di trasporto orientali, solo 25 coperti interni (più 20 esterni) in un bazar di colori e di design caotico in puro stile thay. Un piccolo spazio dinamico studiato però per essere comodo, dove trovare la verve esotica del cibo da strada thailandese con le sue ricette tradizionali ma qui proposte in una chiave curata e più accessibile (a livello gustativo) per noi italiani.

Il menù è frutto del lavoro degli chef Paolo Dalicandro e Augusto Comellini, quest’ultimo un giovane chef che vanta una recente esperienza da DiverXo a Madrid, uno dei ristoranti più spettacolari al mondo dove si mangia all’insegna dell’avanguardia. Un menù che include 18 piatti divisi in 8 antipasti, 7 mains e 3 dolci, il tutto da ordinare e condividere senza seguire una logica come tradizione orientale vuole. Una nuova esperienza da fare con una serie di tips (consigli) per non lasciarsi spaventare dal caos di sapori e nomi a noi lontani, dall’unione di carne e di pesce nello stesso pasto e dal fatto che alcune pietanze si mangiano con le mani (vedrete sarà interessante e non sconveniente come alcuni potrebbero pensare).

Da Tuk Tuk ben si ritrova il perfetto equilibrio tra salty, sour, spicy e sweet, le 4 “S” alla base della cucina thailandese, e il connubio tra le diverse culture culinarie che ispirano le ricette thai, come la cucina cinese con le sue cotture a vapore di riso e pesce, la tradizione araba con l’agnello e i dressing dolci, la cucina indiana a cui si deve l’utilizzo del latte di cocco e del curry.

Troviamo Starters divertenti e assolutamente da condividere, tra cui non uno dei simboli dello street food thai, i Miang Lao, dei roll made-yourself composti da foglie di spinacino con gamberi saltati con arachidi, germogli, zenzero, salsa spicy, lime e pompelmo, da arrotolare e mangiare con le mani in un sol boccone, o i Moo Ping spiedini di maiale cotti a bassa temperatura serviti con tre salse dipping di green curry, red curry e sour sauce. Golosi anche i Fried Squid, calamari fritti con dipping di salsa piccante al tamarindo. I main si ispirano ai grandi classici della tradizione thai, alcuni rivisitati in una chiave più accessibile per il nostro palato e sicuramente più dinamica: troviamo la Zuppa di petto d’anatra con noodles, spinaci, cipollotto e coriandolo, il Pad Thai in versione terra e mare, e (tra i main più autentici) il Beef Green Curry, con curry verde, latte di cocco, lemongrass, lime kaffir, servito con riso jasmine, e lo Stir fried rice con gamberi e ananas al curry giallo. In questo menù variegato e snello, con ricette in gran parte fedeli ma senza estremismi, gli amanti delle dipping sauce originali, quindi più hot, potranno servirsi di salse esplosive su richiesta o magari da aggiungere alla loro Papaya Salad servita con una oyster sauce meno piccante dell’originale. Anche se i due chef non hanno realizzato un menu fusion, alcuni piatti ammiccano comunque ad una dimensione più familiare: ad esempio presente in carta un Bao burger di fish cake con un tritato di merluzzo o ombrina cotto con red curry sulla piastra, scalogno e sour sauce leggermente spicy.

E poi i dolci, dove non poteva mancare lo Sticky rice con mango e latte di cocco e i Roti di banana con latte condensato e sciroppo di tamarindo, entrambi per veri intenditori, mentre fa l’occhiolino all’occidente l’ottima e fresca Creme brulé con lemongrass e kaffir.

 

Infine il capitolo dei cocktail che è estremamente interessante. Un menu realizzato con il concept e le idee di Robert Pavel, una figura eclettica nel mondo della miscelazione attualmente Head Bartender al The Fusion Bar di Firenze e Brand Ambassador Branca di Milano, In carta cocktail che sono interpretazioni di grandi classici internazionali e che prendono forma seconda una chiave contemporanea che evoca profumi e sapori Thai in un’ottica di continuum del gioco di spezie usate in cucina. Grande esempio è il delizioso e scenografico Thai Boxe che crea la giusta atmosfera per immergersi nel mondo orientale, un’interpretazione del classico Daiquiri unito ai sapori del Pad Thai, a base di rum infuso al burro d’arachidi, sciroppo di coriandolo e peperoncino bilanciato dalla freschezza del lime (drink d’accompagnamento a 7€ per i base e 9€ i premium)

Accanto alla mixology si trovano analcolici (ben eseguiti) per chi non beve ma non vuole rinunciare all’esperienza completa di Tuk Tuk Ride, e, ovviamente, le buone birre artigianali di Rebel’s Brewery dal momento che Andrea e Raffaele sono soci dell’emergente birrificio romano.

 

Qualche info:

Tuk Tuk Ride – Thai Vibes

Via Giovannipoli 125, Roma

Tel. 06. 8901 1631

Aperti solo a cena, servizi di Delivery e Take Away con finestrella esterna per i ritiri

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