Una lunga strada lastricata di successi quella percorsa dalla Pallini fino ad oggi. La storica azienda romana di liquori e sciroppi, festeggia quest’anno i suoi “primi ” 140 anni di vita iniziata nel lontano 1875 ad Antrodoco, piccolo centro al confine tra Lazio e Abruzzo.
Una gloriosa, e per alcuni verso avventurosa, storia scritta grazie a Nicola Pallini, che forse mai avrebbe immaginato di arrivare con “L’Emporio Pallini” dove l’azienda è arrivata oggi. Ma andiamo per gradi: era il 1851 quando Nicola Pallini nasce a Civitella del Tronto da un’umile famiglia di pastori e contadini, e sin da giovanissimo mostra un grande spirito d’iniziativa. Ha solo 15 anni quando comincia la sua carriera di mercante ambulante lavorando in tutti i mercati delle Marche e degli Abruzzi specializzandosi nella vendita di stoffe e castagne. Tenace e intelligente capisce che la prima cosa che deve fare è imparare da solo a leggere, scrivere e a far di conto. Ha 20 anni quando, ormai diventato un mercante abbiente, decide di trasferirsi ad Antrodoco, un piccolo centro al confine tra Lazio e Abruzzo collegato alla rete ferroviaria che gli permetterà di ampliare i propri scambi commerciali con tutta l’Italia centrale.
Arriva il 1875 e Nicola, avendo ormai conquistato una certa stabilità economica e un’invidiabile posizione sociale, sposa Concetta Egidi. L’Emporio Pallini è ormai un punto di riferimento commerciale per tutta la provincia e, tra sacchi di sementi e stoffe pregiate, fanno mostra di sé le prime bottiglie di liquore da lui stesso prodotte seguendo antiche ricette. Sono questi i primi passi dell’ “Antica Casa Pallini”, un imponente edificio sulla piazza centrale d’Antrodoco, che funge da emporio, da banca e da abitazione della famiglia. E’ il 1900 quando due dei figli maschi di Nicola, Virgilio e Fidelfo, si uniscono al padre nella conduzione della “Antica Casa Pallini” occupandosi rispettivamente dei due rami principali dell’azienda: il primo del commercio di vini e liquori, il secondo delle stoffe.
Il 1922 è una data importante per la famiglia: è in quegli anni che Virgilio Pallini decide di trasferire a Roma la propria attività commerciale, dopo avervi soggiornato durante la convalescenza per le ferite riportate durante la prima guerra mondiale. Qui si accorge subito che una realtà così attiva e diversa della nativa Antrodoco è il luogo migliore per ingrandire l’azienda di famiglia. L’incontro con un nobile russo, in fuga dalla rivoluzione e con la passione per la chimica, porta alla nascita nel cuore di Roma della distilleria “I.L.A.R. (Industrie Liquori Antrodoco Roma) Distillerie V. di N. Pallini” (successivamente solo “Società Virgilio Pallini”) nella quale si continua e perfeziona l’esperienza di papà Nicola. E’ li che nasce il Mistrà, liquore a base di anice (secco forte, marca rossa), che si affermerà in breve come eccezionale tonico e insuperabile “correzione” del caffè espresso.
Nel 1933 anche la terza generazione di Pallini è coinvolta nell’impresa di famiglia: i figli di Virgilio, Nicola jr e Giorgio, si uniscono al padre nella gestione della società, mentre l’azienda continua a prosperare e il marchio Pallini è ormai divenuto simbolo di altissima qualità e professionalità nella distillazione di liquori a base di anice.
Gli anni passano (è il 1962 e ormai papà Virgilio non c’è più), quando gli eredi capiscono che è ora di trasferire gli impianti in un nuovo e moderno stabilimento sulla via Tiburtina alle porte di Roma che gli permetterà, grazie all’ampliamento e alle moderne tecnologie di questa struttura,di iniziare l’esportazione della Romana Sambuca, che in pochi anni si affermerà come una delle sambuche più vendute al mondo, e di affiancare alla produzione di liquori una linea di sciroppi di frutta.
In pieno boom economico l’azienda continua a crescere e la quarta generazione della famiglia è coinvolta nella gestione della distilleria: nel 1973 Virgilio Pallini jr., nipote dell’intraprendente Virgilio senior, lascia la sua carriera di giornalista alla RAI e lavora instancabilmente alla crescita della Romana Sambuca sui mercati esteri, con particolare attenzione agli Stati Uniti. Grazie alle sue innegabili attitudini imprenditoriali, raggiungerà le 600.000 casse l’anno esportate, facendone uno dei successi più interessanti del mondo dei liquori!
Ma bisogna essere forti anche sul mercato nazionale, ed è per questo che nel 1988 la I.L.A.R. S.p.A. comincia una fortunata e storica campagna pubblicitaria via radio, televisione e affissioni che porterà il Mistrà Pallini a diventare il leader di mercato dei liquori secchi a base di anice nell’Italia centrale.
Gli anni passano e i gusti cambiano, dopo 11 anni è il Limoncello, di svariate marche, a trovarsi in ogni dove e a diventare uno dei liquori più bevuti dagli gli italiani. Allora perché non inserirsi in questo mercato? Nel 1999 la Pallini studia un’elegantissima confezione adatta a incorniciare un prodotto sviluppato secondo un’antica ricetta del ramo napoletano della famiglia, quella della Sig.ra Casella, moglie di Giorgio Pallini. Il “Limoncello Pallini” unisce subito quella che è una moderna produzione su scala industriale alla natura artigianale del Limoncello, magnificamente conservata in questo liquore ricco del profumo dei limoni della Costiera Amalfitana, ancora oggi raccolti a mano e coltivati senza aggiunta di pesticidi o fertilizzanti. Inizia così, alla vigilia del terzo millennio, la nuova avventura di casa Pallini, che grazie anche al rapporto con Skyy Spirits, vede le prime spedizioni sul mercato americano che presto supereranno le 10.000 casse! (Oggi con il limoncello la Pallini è leader nel mercato duty free in America).
La tradizione di famiglia continua e si rinnova velocemente: nel 2001 una rappresentante della quinta generazione, Micaela Pallini, si unisce all’azienda dopo aver ottenuto il dottorato in Chimica presso l’Università di Roma “Tor Vergata”, pronta a occuparsi dello sviluppo di nuovi prodotti e del controllo qualità. Nel 2010 per celebrare i 135 anni di attività dell’azienda, la Pallini crea la Sambuca 313 che arricchisce le note della Sambuca classica con l’aggiunta di distillati purissimi di Anice Badiana impreziositi da note di Sambuco, Cardamomo e Cannella (confezionata in un’originale bottiglia serigrafata, ha vinto numerosi premi internazionali). Nel 2012 il Limoncello Pallini si afferma in Olanda come miglior Limoncello premiato dalla TV nazionale e conquista il prestigioso Superior Taste Award 2012 assegnato dai grandi chefs dell’International Taste and Quality Institute di Brussels. (Il Limoncello Pallini entra da Eataly a Roma, NY e Chicago). E’ il 2013 quando la Pallini Spa lancia il Rum Gosling in Italia con la sua Ginger Beer per il perfetto Dark ‘n’ Stormy.
Siamo finalmente arrivati al passato 2014, anno in cui l’azienda rilancia i suoi sciroppi cambiando confezione e creando due linee distinte, una per i professionisti in vetro e una per le famiglie in PET, per conferire al prodotto uno stile più moderno e invitante. Nello stesso anno, leader in Italia con il Mistra’ e gli sciroppi, l’azienda raggiunge i 10 milioni di fatturato complessivo grazie alla spinta dell’export (l’85% della produzione complessiva),vendendo prevalentemente in Germania e in Gran Bretagna oltre ad essere presenti in 35 paesi.
Oggi l’azienda inizia i festeggiamenti per i suoi primi e sfavillanti 140 anni mentre è impegnata, come molte piccole e medie imprese italiane, a contrastare la crisi degli ultimi anni puntando sempre più sulla qualità, unica strategia per vincere la sfida della competitivita’, e compensando la contrazione del mercato interno con un’impennata dell’export e con una diversificazione ad hoc.