“L’ultimo caffè della sera”… oggi vi parlo di un libro, perché sono diventata romantica… o almeno credo

Lui è Diego Galdino (classe 1971), vive a Roma e ogni mattina si alza alle cinque per aprire il suo bar in centro dove tutti i giorni saluta i clienti con i caffè più fantasiosi della città. Ma Diego non è solo il proprietario di una bar è anche un abile scrittore di romanzi tradotti all’estero, diventati dei veri e propri successi internazionali.

Oggi, l’ormai il famoso scrittore-barista romano autore de “Il primo caffè del mattino” (di cui sono stati venduti anche i diritti cinematografici), torna in libreria con una storia bellissima da leggere tutta di un fiato, quella contenuta nel suo ultimo romanzo “L’ultimo caffè della sera” (Sperling&Kupfer).

 C’è tutta la sua Roma in questo libro, c’è l’aroma dei caffè più fantasiosi, ci sono tutti (o quasi) i clienti amici del bar Tiberi che, dopo “Il primo caffè del mattino” sono diventati una sorta di famiglia per i lettori. E soprattutto c’è l’amore,  quello vero, che non ha bisogno di gesti eclatanti per sbocciare e crescere ma che necessita solo della capacità di riconoscersi e la giusta dose di coraggio per lasciarsi andare. Il tutto raccontato come solo Galdino sa fare, col suo stile sempre gentile e garbato che arriva dritto al cuore.

 “Il primo caffè del mattino” si conclude con una domanda a cui nessuno risponde. Una dichiarazione d’amore bellissima, che purtroppo non è bastata al povero Massimo, proprietario di un piccolo bar nel cuore di Trastevere, per convincere la ragazza francese di cui si è innamorato a restare a Roma con lui. Nel “L’ultimo caffè della sera” sono passati due anni da allora e nella vita di Massimo sono cambiate molte cose, così come nel bar Tiberi, dove però, tra addii e nuovi arrivi, l’atmosfera è rimasta quella di sempre, allegra e impertinente. Poi, un giorno, come in un déjà vu, al bar piomba un’incantevole ragazza dai grandi occhi blu. Si chiama Mina, viene da Verona e lavora in un noto negozio del centro. Tutto questo, però, Massimo ancora non lo sa, sa solo che la giovane è alla ricerca del famoso bar dove si prepara il caffè alla Nutella più buono del mondo. E a lui non resta che arrossire e annuire. Sarà il primo di tanti caffè. E, tra una romantica passeggiata romana e l’altra, l’amicizia tra i due si trasformerà presto in qualcosa di più. Ma, proprio quando le cose iniziano a funzionare, il passato torna a bussare, prepotente, alla porta. Per Massimo si prevedono giorni difficili. E dovrà fare una scelta. Una scelta di cuore, perché lui ne ha soltanto uno da donare.

L’autore con Sperling&Kupfer ha pubblicato anche Mi arrivi come da un sogno , Vorrei che l’amore avesse i tuoi occhi e Ti vedo per la prima volta. I suoi libri sono tradotti con successo in Germania, Austria, Svizzera, Polonia, Bulgaria, Serbia, Spagna e Sudamerica… così tanto per farvelo sapere.

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